Illy Caffè: il colosso triestino del caffè registra numeri in crescita nell’ultimo anno, con i ricavi che tornano in linea rispetto a quelli pre-Covid.
Nella classifica per fatturato delle aziende italiane del settore caffè, Illy si colloca al terzo posto, dietro soltanto al Gruppo Lavazza e al Gruppo Massimo Zanetti. Storica realtà del Made in Italy fondata a Trieste nel 1933, Illy Caffè (illycaffè S.p.A.) ha oggi oltre 1.300 dipendenti, è al primo posto tra le grandi aziende alimentari italiane nelle classifiche internazionali sulla sostenibilità, e sta tornando a crescere dopo l’inevitabile flessione legata alla pandemia e alla crisi di bar e ristoranti nel 2020 e 2021. Già il 2021 segna in realtà un passo in avanti importante rispetto al 2020, e i numeri pubblicati da Illy a maggio 2022 e relativi all’anno 2021 (bilancio consolidato 2021) lo confermano: nel 2021 i ricavi consolidati di Illy Caffè sono stati pari a 500 milioni di euro, in crescita del 17,4% rispetto al 2020.
In Italia i ricavi sono aumentati (nel 2021 rispetto al 2020) del 16,7%, e risultano superiori (+2,4%) anche nel confronto con il 2019, mentre nell’area Emea (Italia esclusa) la crescita è stata del 10,1% (con un buon andamento soprattutto in Francia, Spagna, Regno Unito e Grecia), ma è in particolare negli Stati Uniti che si registra per Illy Caffè un incremento nei ricavi molto significativo (+38,7%) nel 2021, e anche sul mercato asiatico – trainato dalle vendite in Cina e Corea del Sud – l’incremento nel 2021 è importante (+17,8%).
La posizione finanziaria netta di Illy Caffè è migliorata del 9,9% nel 2021 rispetto al 2020, e si è attestata a 123,5 milioni di euro. Per quanto riguarda l’utile netto, arrivato a 11,9 milioni di euro, c’è stato un aumento del 104,7% rispetto al 2020 (cioè è raddoppiato), mentre l’Ebitda – a quota 61,6 milioni di euro – è risultato superiore del 16,7% in confronto al 2020, anche se inferiore dell’11,4% rispetto al 2019.
Ora però per il 2022 ci sono – per Illy come per tutti – le nuove sfide determinate dalla difficile situazione geopolitica internazionale, dalla guerra della Russia in Ucraina e dall’aumento dei costi delle materie prime, della logistica e dei trasporti. Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, ha spiegato – a questo proposito: “i risultati del 2021, con il ritorno ai livelli pre-pandemia dei volumi e un miglioramento del profilo della redditività, rappresentano un solido punto di partenza per affrontare questo anno contraddistinto da un contesto macroeconomico particolarmente sfidante. Nel 2022 ci focalizzeremo su una crescita profittevole, guidata da chiare scelte strategiche e da un’efficiente allocazione delle risorse, con l’obiettivo di controbilanciare, per quanto possibile, l’impatto negativo derivante da fattori esogeni. Punteremo ancora di più sul posizionamento distintivo del brand illy, da sempre caratterizzato da una riconosciuta qualità superiore e sostenibile“.