Lavazza: il gruppo italiano leader nel comparto del caffè cresce nell’ultimo anno, mettendo a segno un importante aumento nei ricavi e negli utili netti.
Colosso italiano del caffè, fondato a Torino nel 1895 da Luigi Lavazza, il Gruppo Lavazza, controllato ancora oggi dalla famiglia omonima, è al primo posto nella classifica per fatturato delle aziende italiane del settore caffè, ha oltre 4.200 dipendenti, esporta il 70% di quanto produce, ha 9 stabilimenti di produzione e ha il controllo – oltre che del brand Lavazza – dei marchi Carte Noire ed ESP (Francia), Merrild (Danimarca), Kicking Horse Coffee (Canada), Nims (Italia) e Blue Pod Coffee Co. (Australia).
I dati pubblicati dall’azienda il 13 aprile 2022, dati relativi all’anno 2021, sono positivi e segnalano ricavi pari a 2,308 miliardi di euro (+11% rispetto al 2020), un EBITDA pari a a 312 milioni di euro (+23,3% rispetto al 2020), un utile netto di 105 milioni (+44% rispetto al 2020), una posizione finanziaria netta positiva per 283 milioni di euro e una generazione di cassa operativa per 203 milioni.
Agli investimenti nell’innovazione tecnologica e di prodotto (per esempio il lancio di “Lavazza A Modo Mio Voicy”, la prima macchina di caffè al mondo con Alexa integrata), il Gruppo Lavazza fa seguire ora un’importante operazione di espansione territoriale, grazie alla recente Joint-Venture con Yum China per lo sviluppo del marchio Lavazza in Cina, un accordo che porterà all’apertura di oltre mille caffetterie Lavazza in Cina entro il 2025. Nel frattempo il 2021 ha segnato per il Gruppo numeri in crescita su tutti i principali mercati, con i fatturati che rispetto al 2020 sono aumentati in Italia (+6%), in Francia (+10%), in Germania (+14%), e nel Nord America (+21%).
Ora però la difficile situazione economica e geopolitica internazionale, legata alla guerra della Russia in Ucraina e all’aumento dei prezzi delle materie prime, del gas e dell’energia pone nel 2022 – per Lavazza come per tutte le aziende del settore – nuove importanti sfide, come ha spiegato l’Amministratore Delegato del Gruppo Lavazza, Antonio Baravalle: “i risultati del 2021 del Gruppo Lavazza dimostrano la solidità dell’azienda, il grande apprezzamento dei suoi prodotti e il riconoscimento della brand equity a livello globale. Nel 2021, in uno scenario economico e sociale che presentava ancora alcuni caratteri di complessità dovuti all’emergenza sanitaria da Covid – 19, il Gruppo ha conseguito un fatturato che per la prima volta ha superato Euro 2,3 miliardi e risultati in crescita sia in tutti i canali che in tutte le geografie. Ma già nel 2021 è iniziato un periodo particolarmente turbolento per tutte le commodities e, tra quelle agricole, il caffè ha subito il rialzo dei prezzi più significativo, con un incremento intorno all’80% sia per la qualità Arabica che per la Robusta. Questi aumenti dipendono principalmente da problematiche relative alla supply chain globale e ai danni causati da eventi meteo legati al cambiamento climatico. Tali fattori impatteranno la produzione del 2022 poiché si prevede un raccolto di caffè inferiore e il perdurare del contesto inflattivo, con quotazioni che rimarranno quindi significativamente più alte. A questo contesto già difficile, si aggiunge il drammatico scenario geopolitico, con il conflitto tra la Russia e l’Ucraina che sta avendo impatti su numerosi aspetti. Oltre alle sanzioni internazionali e alla svalutazione del rublo, gli effetti principali si avvertono sulle materie prime di cui la Russia e l’Ucraina sono i principali produttori ed esportatori, come gas, petrolio e metalli. Lavazza ha deciso di sospendere tutte le attività in Russia e, per causa di forza maggiore e impossibilità di rifornire il mercato, si è reso necessario fermare temporaneamente anche le attività distributive in Ucraina. Il Gruppo e la Fondazione Lavazza fin dall’insorgere dell’emergenza sono stati impegnati ad aiutare le persone colpite dalla guerra, stanziando sia donazioni destinate a diverse ONG con cui collaboriamo da tempo, sia inviando beni di prima necessità a organizzazioni attive nell’accoglienza, nella speranza che la situazione torni al più presto alla normalità. Gli ottimi risultati del 2021 non sono solo un traguardo significativo per il nostro Gruppo ma anche il punto di partenza per affrontare un anno estremamente complesso e sfidante, a causa del rialzo del prezzo di acquisto di tutte le materie prime che trattiamo – caffè verde in primis, ma anche packaging, energia, logistica – e dai rischi legati al drammatico contesto geopolitico attuale“.
Pingback: Lucien Leuwenkroon, une success story du commerce du café au Maroc