Avocado: quali sono oggi i consumi – in Italia e in Europa – di questo frutto sempre più apprezzato e amato soprattutto dai Millennials e dalla Generazione Z?
L’avocado è un frutto oggi molto amato anche in Europa, sia per la diffusione dei ristoranti giapponesi, che lo utilizzano ampiamente, sia per la sua grande versatilità in cucina, sia per le ottime caratteristiche nutrizionali (è ricco di fibre, di vitamine K ed E, di magnesio e di potassio, ha pochi zuccheri ed è ricco di “grassi buoni” Omega 9).
Il Paese leader mondiale nell’export di avocado è il Messico, che lo esporta però per il 90% sul mercato statunitense e soltanto per il 5% in Europa. Per quanto riguarda l’Europa, il primo Paese fornitore di avocado è il Perù, con 331.767 tonnellate arrivate nel Vecchio Continente nella stagione 2022/23, mentre al secondo posto troviamo la Colombia (con 90.880 tonnellate di avocado esportate sul mercato europeo nella stagione 2022/23), al terzo posto il Cile (60.011 tonnellate), al quarto posto il Kenya (58.657 tonnellate) e al quinto posto il Sudafrica (57.671 tonnellate).
Quali sono i consumi di avocado in Europa?
Al primo posto in Europa per i consumi di avocado (nella stagione 2022/2023 – dati pubblicati a febbraio 2024 dalla World Avocado Organization – Wao) troviamo la Francia, con 150.000 tonnellate di avocado importate e un consumo pro capite di 2,3 kg a persona. A seguire troviamo la Germania (con 110.000 tonnellate di avocado importate nella stagione 2022/2023), e il Regno Unito (110.000 tonnellate e un consumo pro capite di 1,6 kg), e troviamo – come area geografica – la Scandinavia, con 60.000 tonnellate importare e un consumo pro capite di 2,2 kg. Subito dopo arriva l’Italia, con un import di avocado pari a 45.000 tonnellate e un consumo pro capite di 0,8 kg, in crescita di 0,1 kg rispetto all’anno precedente (stagione 2021/2022).