Come sono andate nel 2015 le vendite di bibite e succhi in Italia? Complessivamente il settore – che negli ultimi tre anni aveva sofferto continui cali – segna una lieve ripresa sia in volume (+1,1%) sia a valore (+2,2%).
I dati diffusi da Beverfood (e basati sugli ultimi dati IRI relativi alla Gdo, periodo gennaio-agosto 2015) segnalano una crescita del settore dei succhi e delle bevande, dopo tre anni di calo dei consumi (2012-2014) e in un contesto – quello italiano – che è agli ultimi posti tra i Paesi Ue per il consumo di bibite e soprattutto di succhi. Nel 2015, rispetto al 2014, il consumo di bibite e succhi in Italia è cresciuto nel complesso dell’1,1% in volume e del 2,2% a valore. Il consumo di bibite è cresciuto dell’1,2% in volume e del 2,4% in valore, mentre il consumo di succhi e bevande a base di frutta è cresciuto dell’1% in volume e dell’1,8% in valore.
Entrando nel dettaglio dei dati, si scoprono però delle differenze importanti tra i comparti. Il comparto delle bibite gassate non registra dei buoni risultati, e pur crescendo a valore dello 0,5%, scende nelle vendite in volume dello 0,7%. Nel 2015 le bibite gassate, come le classiche cole e aranciate, sono state meno consumate dagli italiani rispetto al 2014. Sono andate invece molto bene le vendite di tè freddo e altre “bibite piatte” (caffè freddo, acqua di mandorla, acqua di cocco, tisane fredde,…), con un aumento del 5,7% in volume e del 5,3% a valore. Posto che le altre “bibite piatte” restano dei prodotti di nicchia, ad aver segnato ottimi risultati nel 2015 è il comparto del tè freddo, composto per l’88% dal tè normale, per il 7% dal tè light e per il 5% dal tè deteinato, che sta diventando di moda sul fonte del target ragazzi. Ma il comparto che registra la crescita più significativa è quello degli Sport & Energy Drink (le cosiddette “bibite funzionali”), che cresce del 14,5% nelle vendite in volume e dell’11,4% in valore. In particolare i cosiddetti “Sport Drink”, bevande isotoniche per reintegrare la perdita di sali, nel 2015 sono state molto apprezzate dagli italiani, complice l’estate molto calda, e hanno segnato un +20% nelle vendite a volume in ambito Gdo. Ad oggi la categoria degli Sport & Energy Drink rappresenta in volume circa il 3% sul totale delle bibite e succhi venduti in Italia, ma è in forte crescita e rappresenta a valore più del 6%, avendo prezzi di vendita mediamente molto più alti rispetto a quelli delle normali bibite analcoliche. Per quanto riguarda infine il comparto dei succhi e delle altre bevande a base di frutta, nel 2015 la crescita è minima (1% in volume, 1,8% a valore) ma è comunque significativa perché segna un’inversione di tendenza rispetto al triennio precedente, dato che sia nel 2013, sia nel 2013, sia nel 2014 c’era stato un calo delle vendite rispetto all’anno precedente.