Ne sentiamo parlare ovunque e in qualsiasi ambito: il termine “sostenibilità” sta diventando sempre più importante e anche nel settore caffeicolo la salute economica, ambientale e sociale è diventata, o meglio è da sempre, un aspetto fondamentale.
Dalla biodiversità allo sfruttamento degli agricoltori che vivono in condizioni di povertà, dai cambiamenti climatici ai prezzi del prodotto, sono tanti i problemi coinvolti, ed ecco perché si tratta di un tema importante che dovrebbe essere trattato non solo per sensibilizzare le aziende ma anche per creare consumatori più consapevoli.
Quando si parla di caffè è necessario soffermarsi sulla consapevolezza che per produrlo è necessaria una filiera di produzione lunga che spesso vale decine di migliaia di chilometri tra il luogo di produzione e quello di consumo. La genesi di una tazza di caffè inizia almeno un anno e mezzo prima in una delle tante piccole piantagioni disseminate nella fascia tropicale del pianeta dove il frutto della pianta impiega dai 9 agli 11 mesi per maturare. Una filiera così lunga deve garantire al consumatore di bere una bevanda sostenibile e socialmente responsabile.
La riflessione
“Fortunatamente anche in Italia, questa nuova sensibilità sta prendendo sempre più campo grazie ai caffè certificati UTZ, Rainforest, Fairtrade, ma anche attraverso dei programmi dedicati. Tra questi ricordiamo il gruppo Volcafe che ha un programma, in tutti i Paesi d’origine, che è volto non solo alla sostenibilità e all’ottimizzazione delle risorse nei Paesi produttori, ma anche all’innalzamento della qualità del prodotto, garantendo prezzi migliori al produttore – afferma Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy. – Credo sia importante comprendere che la diversificazione, la diversità e la qualità del prodotto devono prescindere dalle dinamiche finanziarie. Ritengo sia molto importante, invece, dare sostegno ai produttori premiando la qualità del caffè”.
“Questo cambiamento di prospettiva deve essere trasmesso in tutta la filiera, dal crudista all’industria e dall’industria al consumatore, proprio per sensibilizzare tutti sull’importanza di questo fattore – continua Marco -. Credo che la sostenibilità sia veramente l’elemento collante che caratterizza e caratterizzerà tutti gli step della filiera del caffè, e credo che sia il futuro su cui dovremmo tutti puntare. Sono sicuro che l’industria italiana abbraccerà questo concetto nei prossimi anni”.
I 3 step della sostenibilità
Sostenibilità nel mondo del caffè significa cura e attenzione, un aspetto fondamentale che ha tre dimensioni che devono garantire:
1. uno sviluppo economico sostenibile (quindi dal punto di vista finanziario);
2. uno sviluppo sociale (con un progetto sociale che coinvolga la comunità locale);
3. uno sviluppo che protegga l’ambiente.
“Essere sostenibili vuol dire prendersi cura dell’ambiente, redistribuire la ricchezza, dare la possibilità a chi vive in piantagione di poter avere una vita dignitosa” conclude Marco Bazzara.
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