Parmigiano Reggiano: i dati pubblicati dal Consorzio segnalano per l’ultimo anno un importante incremento nella produzione e nelle vendite.
I numeri, pubblicati il 15 febbraio 2022 e relativi all’anno 2021, fotografano una situazione di crescita, con una produzione di Parmigiano Reggiano che ha raggiunto nel 2021 le 163 mila tonnellate (4,09 milioni di forme), con un aumento del 3,9% rispetto al 2020 e un incremento del 10,6% rispetto a quattro anni fa (confronto tra il 2021 e il 2017). Anche le quotazioni salgono e – dopo le difficoltà del 2020 – si riavvicinano ai livelli pre-pandemia: nel 2019 la quotazione media annua del Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore è stata di 10,76 euro al chilo, nel 2020 di 8,57 €/kg e nel 2021 di 10,34 €/kg.
E le vendite in valore? Nel 2021 il giro d’affari al consumo ha raggiunto quota 2,7 miliardi di euro, contro i 2,35 miliardi del 2020, e il giro d’affari alla produzione è arrivato a 1,71 miliardi di euro, contro gli 1,52 miliardi del 2020. Il 55% del Parmigiano Reggiano venduto nel 2021 è stato venduto sul mercato interno italiano, mentre il 45% è stato esportato, con gli Stati Uniti al primo posto tra i mercati di sbocco (21% dell’export totale 2021, con un +10,4% rispetto al 2020), seguiti dalla Francia (19% dell’export totale 2021, con un +4,5% rispetto al 2020), dalla Germania (17% dell’export totale 2021, con un calo dell’1,9% rispetto al 2020), dal Regno Unito (11% dell’export totale 2021, con un calo del 15,6% rispetto al 2020) e dal Canada (5% dell’export totale 2021, con un +5,5% rispetto al 2020).
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, ha commentato in questi termini i dati: “la tregua che il Covid sta dando all’Europa potrebbe preludere, secondo l’OMS, alla fine della pandemia. La nostra filiera non solo ha retto all’onda d’urto del Covid ma in questo anno è riuscita a espandere i consumi e a trovare la stabilità dei prezzi alla produzione. Ora che stiamo uscendo da questa fase, dovremo fare fronte ai riflessi di un mercato che è stato tonico ma che potrebbe manifestare – a seguito di un aumento produttivo trainato dai prezzi e dalla domanda – dei problemi di eccesso di offerta. Il piano marketing e i nuovi piani produttivi, deliberati in Assemblea a dicembre 2021, sono i due strumenti principali con i quali ci apprestiamo ad affrontare queste sfide di breve e medio termine per posizionare, ancora una volta, il Parmigiano Reggiano su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo“.
Pingback: Parmigiano Reggiano. I dati 2023 su fatturati ed export - Universofood