Verdure confezionate e insalate confezionate (i prodotti di quarta gamma) registrano numeri interessanti nell’ultimo anno sul mercato interno italiano, con una crescita significativa delle vendite.
Nel settore delle verdure e degli ortofrutticoli si parla di prodotti di prima gamma per indicare le classiche frutta e verdure fresche, di seconda gamma per verdure e prodotti ortofrutticoli in conserva (in barattolo), di terza gamma per la frutta e la verdura surgelate, di quarta gamma (IV gamma) per frutti, verdure e insalate fresche confezionate (precisamente: verdure e ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione), e di quinta gamma per frutta e verdure cotte, ricettate e confezionate.
I prodotti i quarta gamma rappresentano un comparto importante dell’agroalimentare italiano, ma l’emergenza Covid, i lockdown e le restrizioni nel 2020 avevano impattato in maniera rilevante sul comparto, perché una parte dei consumi di insalate e verdure confezionate avviene tradizionalmente da parte dei lavoratori nei bar in pausa pranzo o in ufficio dopo aver acquistato al supermercato. Non c’è stato nel 2020 un crollo delle vendite, ma il calo è stato comunque del 7% a valore e del 4,5% a volume rispetto al 2019, per un totale a valore di 814 milioni di euro di prodotti di IV gamma venduti nel 2020 in Italia. Ora i dati Nielsen pubblicati a gennaio 2022 e relativi all’anno 2021 segnalano una ripresa del comparto, con una crescita del 6,3% a valore e del 6,9% a volume rispetto al 2020, per un totale a valore di 867,3 milioni di euro di verdure confezionate e insalate confezionate vendute nel 2021.