Accordo Coldiretti – Siga: la maggiore associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana e la Società Italiana di Genetica Agraria stanno lavorando a un’intesa per lo sviluppo delle biotecnologie agricole nel nostro Paese.
L’annuncio, arrivato direttamente dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, apre le porte a una fase di innovazione nel mondo agricolo italiano. Il protocollo d’intesa – tra la Coldiretti e la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) – dovrebbe chiamarsi “Camici e Trattori” e riguarderà non gli Ogm (la cui coltivazione è vietata in Italia e che sono, più in generale in Europa, un fenomeno oggi marginale) ma le cosiddette New breeding techniques (Nbt), come la cisgenesi e il genome editing, tecniche che consentono di migliorare resistenza, produttività ed efficienza delle colture senza dare origine a Ogm e a organismi transgenici, ovvero non effettuando alcun passaggio di geni tra una specie e l’altra.
L’accordo Coldiretti – Siga apre la strada a importanti investimenti – nell’agricoltura italiana – su queste tecniche, che sono però formalmente equiparate agli Ogm dal punto di vista della legislazione Ue, e quindi dei costi e dell’iter burocratico per le procedure di autorizzazione. E’ importante dunque agire anche a livello politico per ottenere procedure e normative più vantaggiose in sede europea. A questo proposito la ministra Teresa Bellanova, interpellata dall’Ansa in merito all’accordo Coldiretti – Siga, ha spiegato: “gli Ogm sono il passato e la loro coltivazione è e rimarrà vietata in Italia, ma le biotecnologie sostenibili, come cisgenesi e genome editing, ci interessano. Queste tecniche innovative semplicemente fanno in meno tempo quello che l’incrocio naturale farebbe in più passaggi e più lentamente. Chiediamo dunque all’Europa di distinguerli dagli Ogm, perché il risultato finale è completamente diverso“.