Ristorazione in Italia: nell’ultimo anno è aumentata nel nostro Paese la spesa alimentare fuori casa ma è negativo il saldo tra nuove imprese che hanno aperto e imprese che hanno cessato l’attività.
I numeri pubblicati dall’Osservatorio Ristorazione (spin-off dell’agenzia RistoratoreTop), numeri pubblicati a febbraio 2023 e relativi all’anno 2022, offrono un quadro completo sulla situazione del settore in Italia, elaborando i dati provenienti da tutte le maggiori fonti (Istat, Censis, Fipe, Federalberghi, Infocamere). Secondo il nuovo Rapporto 2023 dell’Osservatorio Ristorazione, nell’anno 2022 – dopo le difficoltà causate dalla pandemia nel 2020 e nel 2021 – la spesa alimentare fuori casa degli italiani è tornata a crescere, raggiungendo quota 88 miliardi di euro, un dato superiore anche al periodo pre-pandemico (+3% rispetto al 2019, quando la spesa fuori casa in Italia, nel food & beverage, era stata di 86 miliardi di euro).
Tuttavia le difficoltà del settore ristorazione in Italia persistono, aggravate dallo shock energetico e dall’aumento dei costi di luce e gas, e quindi il saldo tra nuove aperture e chiusure è negativo perché il settore non risulta oggi molto attrattivo per chi vuole aprire una nuova attività. Nel 2022 in Italia hanno cessato l’attività 26.856 imprese del settore ristorazione, e nel frattempo le nuove imprese della ristorazione che hanno aperto sono solo 9.688, un numero di poco superiore rispetto agli anni della pandemia (nel 2020 hanno aperto in Italia 9.207 nuovi ristoranti e nel 2021 8.942) e nettamente inferiore rispetto a dieci anni fa (nel 2012 avevano aperto in Italia 16.333 nuovi ristoranti). Nel complesso – per l’anno 2022 – il saldo tra aperture e chiusure nella ristorazione italiana è pari a -17.168, un numero peggiore anche rispetto al 2020 (-13.485) e al 2021 (-14.188), e il numero di imprese di ristorazione nel nostro Paese è risultato – al 31 dicembre 2022 – pari a 392.535, in diminuzione dell’1,12% rispetto al 2021.
