Salame di Varzi Dop: i dati relativi all’ultimo anno segnalano un importante aumento dei fatturati e un incremento significativo sul fronte dell’export.
Abbiamo visto un mese fa qui su Universofood i numeri relativi all’andamento commerciale del Salame Cacciatore Dop nell’ultimo anno. Un altro storico salame italiano è quello di Varzi, prodotto di alta qualità e commercialmente di nicchia. Salume regionale pregiato e costoso, con un lunga stagionatura e un utilizzo delle parti nobili del maiale, il salame di Varzi – che è prodotto nella Valle Staffora, nell’area montana dell’Oltrepò Pavese, e che dal 1996 è tutelato dall’Unione Europea come Dop – ha realizzato nell’ultimo anno (dati del Consorzio pubblicati a maggio 2022 e relativi al 2021) un fatturato alla produzione di 7 milioni e 252 mila euro.
Si tratta comunque di numeri che segnalano un importante trend di crescita, con un aumento dei fatturati pari a un +20% rispetto al 2020 (quando il fatturato era stato di 6 milioni e 18 mila euro), e con un incremento significativo anche sul fronte dell’export: nel 2021 per il Salame di Varzi Dop la quota export è stata di 17.004 kg di prodotto pronto, pari a un +15,4% rispetto al 2020. La gran parte dell’export (14.822 kg) ha riguardato i Paesi dell’Unione Europea, e in particolare Francia, Belgio e Lussemburgo, mentre la quota extra Ue di 2.182 kg ha riguardato soprattutto la Svizzera.
Il Presidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi Dop, Fabio Bergonzi, ha commentato in questi termini i dati: “gli ottimi risultati ottenuti nel 2021 dal Salame di Varzi Dop confermano il trend in costante crescita registrato in questi ultimi anni. Si tratta di un risultato che ci rende fieri anche perché in controtendenza rispetto al comparto generale della salumeria. Questo vuol dire che il lavoro fatto dal Consorzio per promuovere il prodotto ha dato buoni frutti, rendendolo sempre più apprezzato da un segmento sempre in crescita di consumatori affezionati e fedeli al prodotto di alta qualità“.