Salame Cacciatore Dop: nell’ultimo i dati pubblicati dal Consorzio segnalano un aumento della produzione e una crescita delle vendite sia a valore che nei volumi.
Classico salamino italiano, riconosciuto e tutelato in Europa a partire dal 2002 come prodotto Dop (Denominazione di origine protetta), il Salame Cacciatore (o “alla cacciatora”) è prodotto nelle regioni dell’Italia settentrionale e centrale, ha un diametro non superiore ai 6 cm, una lunghezza fino a 20 cm e un peso inferiore a 350 g., viene stagionato per almeno dieci giorni e dà lavoro in Italia a oltre 3.600 imprese di allevamento.
I dati pubblicati dal Consorzio a marzo 2022, dati relativi all’anno 2021, segnalano per il Salame Cacciatore Dop un trend di crescita significativo: nel 2021 la produzione ha raggiunto quota 4.485.096 Kg, in crescita del 12,9% rispetto al 2020, anno che a sua volta aveva segnato un incremento produttivo (+8,3%) rispetto al 2020. Le vendite, nel 2021, hanno superato in valore i 55 milioni di euro, con una crescita del 5,3% – a volume e a valore – rispetto al 2020. L’86,3% del Salame Cacciatore Dop distribuito nel 2021 è stato venduto in supermercati e negozi, e il restante 13,7% del canale Horeca (bar, ristoranti, alberghi, ecc.), canale fortemente penalizzato dalla pandemia ma che segna comunque – per i salamini – un +5% rispetto al 2020. Il 72% del Salame Cacciatore Dop distribuito nel 2021 è stato venduto sul mercato interno italiano, mentre il 28% è stato esportato, principalmente in Germania, Belgio e Austria.
Lorenzo Beretta, Presidente del Consorzio Cacciatore Italiano, ha commentato in questi termini i dati: “considerando la varietà di salami di qualità che esistono nel nostro Paese, riteniamo che questi numeri e in questo preciso momento siano davvero soddisfacenti. Il Salame Cacciatore Italiano è un prodotto che incontra il gusto di una vasta e variegata platea di consumatori. Fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi, è stato il lavoro svolto dal Consorzio Cacciatore Italiano, costantemente impegnato nella promozione di programmi per migliorare la qualità della produzione in termini di sicurezza, caratteristiche chimiche/fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato“.