Frutta italiana: la guerra della Russia in Ucraina, la crisi internazionale, gli aumenti dei prezzi e i rincari energetici hanno determinato un aumento dei costi del 51% per la produzione di frutta in Italia.
I dati pubblicati dalla Coldiretti il 4 aprile segnalano nell’ultimo mese – a causa della guerra e dei conseguenti aumenti dei prezzi e rincari dell’energia – un aumento del 51% per i costi di produzione di frutta in Italia (aumento che è addirittura del 67% nel caso dei fiori e dei prodotto dell’ortofloricoltura). L’aumento dei costi dell’energia, dei costi per riscaldare le serre e dei costi per carburanti, fertilizzanti e imballaggi, sta mettendo a dura prova – unitamente all’emergenza siccità – un settore – quello ortofrutticolo – che in Italia vale 15 miliardi di fatturato (tra fresco e trasformato), per un totale di 300mila aziende agricole e 440mila posti di lavoro. Tra le voci di spesa delle famiglie italiane, peraltro, l’ortofrutta è al primo posto, con una media di 105 euro di spesa al mese, ma con consumi che sono già scesi del 3% nell’ultimo anno.
Il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha spiegato: “per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano occorrono interventi immediati e strutturali. Vanno bene, nel frattempo, gli accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi, e prezzi equi che non scendano mai al di sotto dei costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Ma è necessario anche aumentare la produzione e le rese dei terreni, con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità“.