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Pane artigianale. I dati 2022 sulle vendite in Italia

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Pane artigianale: le vendite in Italia nell’ultimo anno sono incoraggianti, anche se ora il comparto deve affrontare importanti aumenti nei costi delle materie prime, dei trasporti e delle bollette.

 

I numeri pubblicati a marzo 2022 (ricerca Cerved promossa da Aibi – Assitol) segnalano, per l’anno 2021, vendite di pane artigianale pari a oltre 1.400.000 tonnellate. Sul totale del pane venduto in Italia nel 2021 il pane artigianale ha raggiuto l’84,1%, mentre il 15,9% delle vendite ha riguardato il pane industriale. Gli italiani dunque confermano la propria predilezione per il pane artigianale rispetto a quello di produzione industriale, e il pane artigianale cresce anche nella Grande Distribuzione (43,5% del pane venduto in Italia nel 2021), oltre che nelle panetterie (42,1%) e nella ristorazione (che è stata penalizzata anche nel 2021 dalle normative anti-Covid, ma che arriva comunque al 13,2%).

Ora però la guerra della Russia in Ucraina e la complessa situazione geopolitica ed economica determinano per il settore del pane artigianale degli importanti aumenti nei costi di produzione e di distribuzione, per l’aumento dei prezzi del grano e delle farine, per i rincari nelle bollette dell’elettricità e del gas, e per i rincari nei carburanti e quindi per quanto riguarda i trasporti. Giovanni Bizzarri, presidente Aibi – Assitol, ha spiegato in questi termini la situazione attuale del comparto:è complesso in un momento di tensioni come quello attuale, mantenere in equilibrio costi, produzione e qualità. Tuttavia, siamo da sempre consapevoli che non produciamo un prodotto qualsiasi. Oggi, più che mai, il pane artigianale è un alimento rifugio e la stessa ricerca Cerved dimostra che la sua centralità non viene meno. L’auspicio è che le difficoltà del momento si affrontino con una strategia di filiera che ci veda tutti coinvolti. La verità è che la tempesta è ancora in atto e non si placherà a breve. Anche se è difficile fare previsioni sul comparto, la ricerca indica chiaramente come il pane mantiene intatta la sua sacralità. I consumi sono cambiati, i prodotti sono tanti e diversi, ma il pane resta un compagno fedele nella nostra alimentazione“.

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