Natale 2021: quanto e in che misura il Covid frena i pranzi e le cene di Natale degli italiani al ristorante? Che Natale è per i ristoratori?
Le stime della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) segnalano numeri ancora lontani da quelli pre-Covid del 2019, anche se naturalmente stiamo parlando di un grande passo avanti per i ristoratori rispetto al Natale del 2020, quando l’Italia intera era in zona rossa. Nel complesso, secondo i dati Fipe, nel mese di dicembre 2021 i fatturati del settore ristorazione in Italia dovrebbero fermarsi a quota 7,1 miliardi di euro, contro gli 8,8 miliardi del 2019, con un calo dunque del 19,4%. Un calo atteso e inesorabile (ma non per questo meno grave, dato che dicembre è un mese che da solo fa mediamente oltre il 10% del fatturato annuo di un ristorante), in un contesto pandemico come quello che stiamo vivendo, un contesto nel quale è stato necessario procedere all’introduzione del Super Green Pass, si sono fortemente ridotte (rispetto al 2019) le cene aziendali, e sono crollati i flussi turistici internazionali.
In questo contesto, naturalmente, le festività natalizie non fanno eccezione. Secondo le stime della Fipe per il 25 dicembre 2021 gli italiani che hanno scelto di pranzare o cenare al ristorante sono 4,4 milioni, ovvero 500mila in meno rispetto al Natale del 2019, per una spesa complessiva di 266 milioni di euro. Tenendo conto però che il 35,9% dei ristoranti italiani rimane chiuso per il Natale 2019, e considerando che la spesa media per cliente dovrebbe aumentare dai 56 euro del Natale 2019 ai 60 euro del Natale 2021, per i ristoranti che rimangono aperti i fatturati natalizi dovrebbero assestarsi su numeri assolutamente interessanti.