Export food 2021: i dati sono buoni e segnalano – nonostante l’emergenza Covid – un anno di crescita per le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy.
Le analisi Coldiretti su dati Istat, pubblicate a marzo 2021 (export food 2021) e relative all’anno precedente (il 2020), fotografano una situazione decisamente incoraggiante per il food & beverage italiano. Se l’export di vini nel 2020 – come abbiamo visto recentemente qui su Universofood – ha segnato un calo del 2,3% rispetto al 2019 (dato comunque nettamente migliore – per esempio – rispetto alla Francia, che ha perso il 10,8%), le esportazioni di food & beverage italiano nel loro complesso mettono a segno nel 2020, rispetto al 2019, un +1,9%, toccando quota 46,1 miliardi di euro. La pandemia non ha dunque frenato l’export agroalimentare italiano, con numeri anzi fortemente in crescita per alcuni comparti, in particolare per la pasta (+16%) e per le conserve di pomodoro (+17%), ma anche per l’olio di oliva (+5%) e per il comparto della frutta e verdura (+5%).
Per quanto riguarda le diverse aree all’interno dell’Italia, nel 2020 l’export agroalimentare è aumentato dello 0,6% dal Nord Ovest, dell’1% dal Nord Est, dell’1,7% dal Centro e del 7,4% dal Sud, con numeri dunque molto buoni per il Mezzogiorno, e in particolare per la Campania (+13,1%), per la Basilicata (+24,7%) e per il Molise (+32,3%).
Per quanto riguarda invece i principali mercati di destinazione del food & beverage italiano, nel 2020 oltre la metà delle esportazioni (il 55%) è avvenuta all’interno dell’Unione Europea, con numeri molto importanti in Germania (7,73 miliardi e un +6% rispetto al 2019); in Francia (5,08 miliardi, dato analogo a quello del 2019) e in Gran Bretagna (3,6 miliardi e una crescita del 2,8% sul 2019).
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