Mozzarella di Gioia del Colle: un’eccellenza gastronomica della Puglia viene ora registrata dall’Unione Europea come prodotto DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Dopo i recenti riconoscimenti arrivati per la Rucola della Piana del Sele IGP, per il Limone dell’Etna IGP, per le Mele del Trentino IGP, per la Colatura di Alici di Cetara DOP e per il Pampepato di Terni IGP, è la volta di una nuova eccellenza dell’agroalimentare italiano che viene riconosciuta dall’Unione Europea tra i marchi a denominazione d’origine (Dop, Igp, Stg – qui l’elenco completo, in continuo aggiornamento). Stiamo parlando della Mozzarella di Gioia del Colle, che con la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 10 dicembre 2020 diventa ufficialmente un prodotto Dop.
La mozzarella di Gioia del Colle Dop è un’eccellenza legata all’omonimo comune pugliese in provincia di Bari, e viene prodotta nelle zone limitrofe, ovvero in parte della provincia di Bari (nei comuni di Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Locorotondo, Monopoli, Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Turi), in parte della provincia di Taranto (nei comuni di Castellaneta, Crispiano, Laterza, Martina Franca, Massafra, Mottola), e nel comune di Matera, in Basilicata (porzione di territorio confinante con i comuni di Altamura, Santeramo in Colle e Laterza e delimitato dalla SS. 99 e dalla SS. 7). La Mozzarella di Gioa del Colle Dop viene prodotta utilizzando esclusivamente latte fresco lavorato entro 36 ore dalla mungitura e ottenuto da vacche che devono pascolare all’aperto per almeno 150 giorni all’anno, e con l’aggiunta di siero innesto autoctono. Attualmente il giro d’affari, per la Mozzarella di Gioia del Colle, è di 80 milioni di euro annui, e secondo le stime del Mipaaf il riconoscimento della Dop può valere una crescita in valore del 20%.