Enoteca Pinchiorri: lo storico locale di Firenze, enoteca e ristorante con Tre Stelle Michelin, ha messo all’asta una parte della sua prestigiosa collezione.
L’Enoteca Pinchiorri è uno degli undici ristoranti italiani che possono vantare le Tre Stelle Michelin, il top dell’alta ristorazione nel nostro Paese (gli altri sono: Mudec – Enrico Bartolini, Milano / Le Calandre, Rubano (Pd) – chef Massimiliano Alajmo / La Pergola, Roma – Heinz Beck / Osteria Francescana, Modena – Massimo Bottura / Da Vittorio, Brusaporto (Bg) – Chicco e Bobo Cerea / Piazza Duomo, Alba (Cn) – Enrico Crippa / Reale, Castel di Sangro (Aq) – Niko Romito / Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (Mn) – Giovanni Santini / St. Hubertus, San Cassiano (Bz) – Norbert Niederkofler / Uliassi, Senigallia (An) – Mauro Uliassi).
L’Enoteca Pinchiorri ha una cantina con oltre 60mila bottiglie di altissimo livello. Ora una piccola parte di questo patrimonio – precisamente 2.250 bottiglie – va all’asta, a Londra il 12 settembre, segnando tra l’altro il debutto in Europa della casa d’aste americana Zachy’s. Intervistato dal Corriere della Sera, il patron Giorgio Pinchiorri ha spiegato in questi termini la scelta: “stiamo patendo come tutti, abbiamo patito e patiremo. Noi facevamo ogni giorno tra i sette e i dieci tavoli di clienti degli alberghi. Oggi a Firenze il turismo è fermo, tanti hotel non hanno nemmeno riaperto. Abbiamo scelto di tenere il ristorante attivo tre giorni a settimana, da giovedì a sabato. In questa situazione i proventi dell’asta aiuteranno. Voglio fare infatti una cosa per i miei dipendenti, che sono 51, e molti lavorano con me da dieci, quindici anni. Indipendentemente da come andrà l’asta, la prima cosa che farò sarà liquidare gli arretrati nella busta paga di dicembre, e quel che avanza, se avanza, si userà per ristorante e cantina. Avevo già acquistato partite di vino molto importanti, alcune saldate, altre da pagare. Questi soldi ci aiuteranno anche nel 2021, perché la crisi ci stangherà almeno per i primi sei mesi“.
Il valore base dei vini messi all’asta dall’Enoteca Pinchiorri (864 lotti, per un totale di 2.250 bottiglie) è di 2 milioni di euro, con lotti di grande prestigio, come – per esempio: due magnum di Vosne-Romanée Cros-Parantoux Reserve Henri Jayer 1999 (base d’asta 60 mila -100 mila sterline, cioè circa 67 mila – 111 mila euro), due bottiglie di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 1990 (24 mila – 32 mila sterline, cioè circa 26 mila – 35 mila euro), sei bottiglie di Pétrus 1961 (30 mila – 44 mila sterline, cioè circa 33 mila – 49 mila euro), nove bottiglie di Mouton Rothschild 2000 (10 mila – 15 mila sterline, ovvero circa 11 mila – 16 mila euro), due magnum di Krug Clos du Mesnil 1996 (6.500 – 10 mila sterline, cioè circa 7 mila – 11 mila euro), una 15 litri di Masseto 2014 (9.500 – 14 mila sterline, ovvero circa 10.550 – 15.500 euro).