Acque in boccioni (sistemi di dispensing per l’acqua, water cooler, colonnine refrigerate): quanto vale il settore in Italia? Quante macchine ci sono? Che dimensioni ha il business e qual’è il fatturato annuo?
Secondo i dati pubblicati da Beverfood a gennaio 2020 quello delle acque in boccioni è un comparto molto interessante del food & beverage italiano. Storicamente molto presenti nel mondo anglosassone (Stati Uniti e Gran Bretagna), i water cooler e i distributori e dispenser di acqua hanno iniziato a diffondersi in Italia nei primi anni Duemila, e hanno avuto una forte crescita nel nostro Paese, che è oggi il primo mercato europeo (davanti a Francia e Germania) per il settore delle acque in boccioni.
Oggi in Italia il settore ha raggiunto un fatturato annuo di quasi 78 milioni (euro 77.937.133,55), per un totale di 1.835.540 boccioni a rendere e 6.178.482 boccioni a perdere messi in commercio, 275.436 macchine installate, 145.904.382 litri distribuiti in un anno, un totale annuo di 729.521.910 erogazioni, e un fatturato medio annuo per refrigeratore pari a euro 282,36. La più importante federazione e associazione di categoria è Watercoolers Italia, e i principali operatori di mercato sono riconducibili a cinque gruppi: Blu, SEM, Culligan, Drink Cup e Acquaviva.