Eataly in Russia: è stato inaugurato il 25 maggio 2017 a Mosca il nuovo punto di vendita di Oscar Farinetti. Che però deve fare i conti con l’embargo.
Eataly Moscow si trova al quarto piano del nuovo centro commerciale Kievsky, di fronte all’omonima stazione ferroviaria e a sole tre fermate di metropolitana dalla Piazza Rossa. Offre circa 900 posti a sedere, in uno spazio di oltre 7.000 metri quadrati, e ha un negozio con oltre 6.000 prodotti alimentari, 19 punti ristoro tra cui due caffetterie, un ristorante gourmet e 6 laboratori di produzione a vista.
L’unico problema è l’embargo. Dall’agosto del 2014 – come è noto – è in vigore un embargo voluto da Putin in risposta alle sanzioni antirusse per la vicenda Crimea. L’embargo – di cui abbiamo più volte parlato qui su Universofood – colpisce anche i prodotti alimentari italiani, con poche eccezioni come la pasta e il vino. Eataly in Russia non può dunque utilizzare formaggi, carni e salumi prodotti in Italia. Una situazione paradossale che è stata risolta in questo modo: in alcuni casi (come per certi formaggi a lunga stagionatura) si procede all’importazione da Paesi non sotto embargo, come la Svizzera; per il resto si vendono alimenti prodotti in Russia ma secondo i metodi di produzione e gli standard italiani, e a questo scopo Eataly ha già firmato una partenrship con la società LLC Prostor. Secondo il responsabile di Eataly Moscow Simone Tosato tutto questo non dovrebbe rappresentare una particolare criticità: “allargheremo la produzione in loco: oltre a mozzarella, stracciatella e burrata, come già in altri negozi, produrremo caciotte e formaggi a breve stagionatura. Non vediamo problemi. Il latte russo è buono, il casaro Giacomo è toscano e abbiamo creato una cella di stagionatura a vista”.