Sono stati diffusi dal MIPAAF tutti i dati su controlli e sequestri nell’agroalimentare italiano per l’anno 2015. Si parla di un valore complessivo di 81 milioni di euro di merce sequestrata.
Qui su Universofood ci occupiamo da sempre del problema delle frodi e dei falsi nel settore alimentare (con una particolare attenzione per il caso più eclatante, quello dell’olio extravergine di oliva). Il fenomeno non riguarda soltanto la contraffazione dei grandi marchi del Made in Italy sui mercati esteri (il cosiddetto Italian Sounding) ma anche le frodi portate avanti da aziende italiane.
L’Italia è il Paese “leader” per le agromafie ma ha anche un sistema capillare di controlli, affidato a quattro enti pubblici preposti: Icqrf (Ispettorato repressione frodi), Nac (Nuclei Anticontraffazioni Carabinieri), Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Le operazioni dei quattro enti sono coordinate dal MIPAAF – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che dal 2016 – per decisione del Governo Renzi – assume la nuova denominazione di “Ministero dell’Agroalimentare”.
Ogni anno vengono diffusi dal MIPAAF i dati relativi ai controlli e ai sequestri nell’agroalimentare italiano. Qui su Universofood abbiamo già visto i dati relativi al 2014 e i numeri relativi al primo semestre del 2015. A gennaio 2016 sono stati resi pubblici dal Ministero i dati relativi all’intero 2015, che sono i seguenti: 106.901 controlli effettuati; sequestri di merce per un valore complessivo di 81 milioni di euro (81.252.028 euro); 10.000 sanzioni emesse; 2.700 diffide effettuate; 1.700 persone segnalate all’Autorità giudiziaria. La gran parte dei sequestri è da attribuire all’ Icqrf (Ispettorato repressione frodi), per una cifra di 68 milioni (68.327.073 euro) e un numero di controlli pari a 36.218. I Nac (Nuclei Anticontraffazioni Carabinieri) hanno effettuato 1.648 controlli e sequestrato merce per un valore di 4.632.580 euro. Il Cfs (Corpo forestale dello Stato) ha effettuato 7.500 controlli e sequestrato merce per un valore di 4.500.000 euro. La Guardia Costiera ha effettuato 61.183 controlli e sequestrato merce per un valore di 3.792.375 euro.
In una fase di forte crescita della vendita online di cibi e bevande è da segnalare la crescente attenzione degli organismi di controllo alle frodi nell’e-commerce. Nel 2015 la collaborazione con i principali players mondiali (da eBay ad Alibaba) ha portato a oltre 400 segnalazioni, tra le quali – su Alibaba – un potenziale flusso mensile di 15.100 tonnellate di falso gorgonzola, un falso Aceto Balsamico di Modena con giro da 2 milioni di litri, e quasi 13 milioni di bottiglie di falso Prosecco.
Pingback: Agroalimentare. Quanti controlli e sequestri in Italia nel 2016?