Quanto hanno speso gli italiani in cibi e bevande per le festività natalizie e di fine anno? Secondo i dati Coldiretti / Ixè il trend è positivo e segna un +6% nella vendita di prodotti enogastronomici rispetto al Natale 2014.
Complessivamente le famiglie italiane nelle festività natalizie e di fine anno 2015 – tra Natale e Cenone di Capodanno – hanno speso 4,3 miliardi di euro in prodotti enogastronomici, con un aumento del 6% rispetto alle festività natalizie e di fine anno del 2014. La spesa per cibi e bevande ha rappresentato il 34% della spesa complessiva degli italiani per il Natale e il Capodanno, mentre soltanto l’11% della spesa è stata destinata a viaggi e vacanze.
Gli italiani rinunciano dunque alle vacanze di Natale ma non rinunciano ai piaceri della buona tavola, con quasi 100 milioni di chili tra pandori e panettoni venduti in Italia nel dicembre 2015, 52 milioni di bottiglie di spumante, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, e 20.000 tonnellate di pasta. E anche l’export alimentare nel periodo di Natale non ha deluso, con un aumento complessivo dell’8% delle esportazioni di cibi e bevande rispetto al Natale 2014: +4% nell’export dei formaggi, +7% per la pasta, +8% per i vini, +9% per i panettoni, e addirittura +19% per gli spumanti.
Considerando solo il Natale (Cenone della Vigilia e pranzo o cena del 25 dicembre) la spesa degli italiani a tavola è stata di 2,2 miliardi, di cui 850 milioni per pesce, carni e salumi, 350 milioni per i dolci, 300 milioni per verdure, conserve e frutta, 200 milioni per pasta e pane, 100 milioni per formaggi e uova. I consumi (non solo alimentari, ma i consumi in generale in Italia) secondo Confcommercio sono cresciuti complessivamente del 3% rispetto al Natale del 2014, per un totale di 10,1 miliardi, e la spesa per i regali è aumentata del 5% sullo scorso anno. Ma attenzione: se il paragone viene fatto con i livelli di spesa pre-crisi, il confronto resta “impietoso”. Nel 2009 – secondo i dati Confcommercio – la spesa per i regali di Natale è stata più alta del 30% rispetto alla spesa per i regali di Natale del 2015.