Da tempo l’Italia si divide sull’Expo tra entusiasti e catastrofisti. Ma quanti visitatori ci sono stati effettivamente nei primi due mesi della manifestazione? I dati ufficiali sugli ingressi forniti dal commissario Sala sono inferiori alle previsioni e inoltre sarebbero gonfiati. La cifra di 6,1 milioni di visitatori a maggio e giugno andrebbe abbassata a 4 milioni o addirittura 3 milioni e mezzo, a fronte di una previsione che era di oltre 7 milioni e 600mila.
Al di là della qualità della proposta nei padiglioni e al di là di posizioni No-Expo ideologiche e preconcette, bisogna ammettere che i primi dati ufficiali sulla manifestazione sono purtroppo deludenti. Le previsioni ufficiali diffuse da Expo spa parlavano di un totale di visitatori che avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 24 milioni, così ripartiti: 3 milioni e 610mila a maggio, 4 milioni a giugno, 3 milioni 960mila a luglio, 4 milioni 250mila ad agosto, 3 milioni 840mila a settembre, 4 milioni 390mila ad ottobre. I primi dati ufficiali relativi a maggio e giugno parlano di 6,1 milioni di visitatori (2 milioni e 700mila a maggio, 3 milioni e 400mila a giugno), un dato dunque notevolmente inferiore alle previsioni (il totale di visitatori nei due mesi avrebbe dovuto essere di 7 milioni 610mila).
Ma anche questi ultimi dati sarebbero in realtà superiori ai numeri reali. Il primo a mettere in dubbio i dati diffusi dal commissario Sala è stato il presidente del Consiglio comunale di Milano Basilio Rizzo, che ha fatto notare la scarsa congruenza tra i numeri forniti da Sala e i numeri forniti da Atm (Azienda Trasporti Milanesi): 6 milioni di visitatori in due mesi significa 100.000 visitatori al giorno, ma allora non è chiaro come mai alla fermata della metropolitana di Rho Fiera Expo ne sono arrivati soltanto in media 30.000 il sabato e 25.000 negli altri giorni, considerato anche che i posti auto sono in gran parte vuoti.
Secondo Gianni Barbacetto de Il Fatto Quotidiano i numeri forniti da Sala sono gonfiati. Gli ingressi a Expo a maggio e giugno sarebbero di circa 4 milioni, e sarebbero sotto i 3 milioni e mezzo (1,6 milioni a maggio e 1,8 milioni a giugno) se considerati al netto di omaggi, personale dei padiglioni, operatori professionali, volontari e vigilanti. Bisogna poi considerare che il 15% degli ingressi è avvenuto dopo le 19.00, e dunque con il biglietto serale scontato a soli 5 euro, il che – oltre a non piacere ai ristoratori milanesi, che per queste aperture serali perdono potenziali clienti – va ovviamente considerato quando si calcola l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti.
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