Il Golosario 2023: vediamo quali sono tutti i Premi Speciali assegnati ai ristoranti nella nuova edizione della storica guida dedicata “alle cose buone d’Italia”.
Il Golosario di Paolo Massobrio – disponibile in tutte le librerie – è una sorta di bibbia del turismo enogastronomico in Italia, e seleziona ogni anno il meglio del Made in Italy food & beverage a 360 gradi: aziende agricole, agriturismi, oleifici, enoteche, cantine, negozi, boutique del gusto, ecc. Vediamo qui su Universofood quali sono – ne Il Golosario 2023 – tutti i Premi Speciali assegnati a ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi.
IL GOLOSARIO 2023 – PREMI SPECIALI
I RISTORANTI – IL GOLOSARIO 2023
(premia LEONE ALATO)
AL 16 – SAMARATE (VA)
In cucina un fuoriclasse, Stefano Portogallo, chef patron cresciuto lavorando con Ducasse, Berton, Cracco e Marchesi. Seguiti dalla sua amata Valentina, alta cucina italiana realizzata con tecnica e creatività. Ha svolto la miglior performance dell’iniziativa “Nati per stare insieme” promossa da Ascovilo e Grana Padano con Golosaria. Cantina di valore.
ANTICA OSTERIA MAGENES – GAGGIANO (MI)
Qui tutto vi racconterà che questa osteria antica, in realtà oggi ristorante di classe e moderno, è vera eccellenza. Il segreto? Il talento di Dario e Diego Guidi e di mamma Mariella, che dirigono servizio e fornelli in modo magistrale. Con i vini di una selezione ampia e che si segnala per originalità, alta cucina italiana d’autore.
APRUDIA – GIULIANOVA (TE)
Una cucina di sperimentazione, ma legata alle radici abruzzesi, basata su materie prime straordinarie e senza dimenticare la sostanza. È quella di Enzo Di Pasquale, che trovate in questo locale bomboniera nella parte alta di Giulianova.
ATELIER RESTAURANT E BISTROT – DOMODOSSOLA (VB)
Le nostre aspettative erano alte e la cucina di Giorgio Bartolucci non le ha disattese. È l’impronta data al suo Atelier, che oggi è di una solidità davvero interessante. La cucina della tradizione vive invece nel locale bistrot: due locali contigui, con due ingressi autonomi. Una cantina competente, in continua evoluzione, e il servizio curato chiudono il cerchio su una sosta che raggiunge l’apice e che conquista.
BALZI ROSSI – VENTIMIGLIA (IM)
Mitico indirizzo della ristorazione ligure, ha riaperto con chef Enrico Marmo, che guida una brigata di cucina e di sala di livello. Materie prime ittiche e vegetali esaltate da una cucina essenziale, diretta, materica e istintiva che trae spunto dalla tradizione ligure e piemontese, ma anche dalla vicina Francia. Cantina di pari livello.
ETIENNE BISTROT – ROMA
Stefano Intraligi ha tecnica e intuizioni, con cui lavora alla grande le straordinarie materie prime. Il rinnovato menu di questo locale, nel quartiere Trieste di Roma, lo conferma appieno con i suoi tre innovativi menu degustazione. In appoggio, una carta dei vini interessante e un servizio preciso.
LA BANDIERA – CIVITELLA CASANOVA (PE)
All’interno del monastero Fortezza di Santo Spirito, la famiglia Spadone da più di 40 anni è artefice di una grande cucina che sintetizza il meglio della regione, seguendo la stagionalità e selezionando gli ingredienti con passione. Una cucina essenziale e innovativa, accompagnata da una bella carta dei vini e un servizio impeccabile. Miglior sosta senza se e senza ma.
LANTERNA VERDE – VILLA DI CHIAVENNA (SO)
È una di quelle tavole da cui non ti alzeresti mai. È il capolavoro della famiglia Tonola, con la cucina seguita con sommo talento da chef Roberto, mentre del vino si occupa papà Antonio che affianca anche sua moglie Cecilia, che coordina in modo magistrale il servizio. Nell’incantevole sala o nel delizioso dehors, piatti di alta cucina italiana.
LE LOGGE DEL VIGNOLA – MONTEPULCIANO (SI)
A uno dei borghi più belli dell’intera Toscana il vanto di ospitare questo elegante locale della famiglia Stella, oggetto di un recente restyling tanto nell’accoglienza quanto nella proposta al bicchiere, dove accanto a vini e distillati si fanno notare caffè e tisane. A guidare la cucina lo chef Carlo Gutierrez, sapiente artista dei piatti della tradizione locale.
LOCANDA LA CHIOCCIOLA – PORTOMAGGIORE (FE)
Ci sono storia, mestiere e attenzione nel menu di questo ristorante dove le paste sono un sogno e non mancano gli echi della grande cucina d’Oltralpe, che ritroviamo anche nella scelta in cantina. Alla guida un’intera famiglia capace di far sentire a casa ogni cliente. Sosta di grande livello.
LOCANDA SAN MARTINO – CHIES D’ALPAGO (BL)
Siamo in piena montagna, con piatti della tradizione che guardano alla sostanza, schietti e sinceri, come sincera è la cantina, interessante e meditata. Il locale è grazioso e confortevole, semplice ma curato, con mise en place ineccepibile e un servizio che fa sentire coccolati. Il conto finale vi lascerà col sorriso.
MI VIEW RESTAURANT – MILANO
Si riprende la corona radiosa il Mi View, oggi il ristorante più entusiasmante di Milano. Vi aspetta in zona Portello, al ventesimo piano del World Join Center, con la vista, unica, che spazia su ogni punto del capoluogo lombardo, e oltre. Il secondo must è il team di sala e la cucina del geniale chef Cristian Spagnoli. Terzo e ultimo must, è la felicità che avrete, gustando con i vini anche al bicchiere di una invitante cantina, la ghiotta cucina tradizionale proposta in chiave contemporanea.
REZZANO CUCINA & VINO – SESTRI LEVANTE (GE)
Classe. Gusto. Emozioni. Silvia Rezzano, patronne carismatica e sommelier di razza, vi proporrà, pescando da una cantina entusiasmante, i vini che meglio si abbinano ai piatti di suo figlio Matteo, chef fuoriclasse, la cui cucina racconta in modo geniale la Liguria. È uno dei migliori ristoranti della Liguria!
UMAMI – ISOLA D’ELBA – MARCIANA MARINA (LI)
Coccolati dalla brezza marina, gli amanti del mare trovano in questo locale un sicuro approdo, cui affidare la loro voglia di pescato fresco. Nei piatti un’interessante proposta, presentata con stile, dove il pesce più fresco viene reinterpretato con fantasia dalla giovane brigata di cucina. Ottimo il servizio e piacevole la carta dei vini.
VECCHIO RISTORO – AOSTA
Freschezza e personalità sono la cifra stilistica che caratterizza i piatti di Filippo Oggioni, che interpreta in modo contemporaneo i piatti della grande tradizione classica, accanto a una cantina da intenditori con referenze assolute, “pescate” da Francia e Italia.
I NUOVI RISTORANTI – IL GOLOSARIO 2023
(premia SAMBONET)
BLUMEN BAD BEACH – METAPONTO (MT)
Sul lido di Metaponto spiccano le vetrate eleganti di questo ristorante dedicato al pesce, che vede ai fornelli il giovane Andrea Gnoni, chef di lunghe esperienze per una proposta di altissimo livello: location riposante, cucina di pesce con alcune rarità come le cicale greche e una carta dei vini davvero competente.
DARÌ – VERONA
Elegante, ricco di storia, di arte e di glamour, proprio dietro all’Arena di Verona: parliamo del ristorante con enoteca, creatura di Giuliano e Corinna Darì. In cucina tanto Veneto e Venezia per merito di Corinna, affiancata dal giovane talentuoso Davide Maoloni. Carta dei vini ampia con etichette dedicate agli amanti dei vini naturali. Un sogno.
GUGÙ – BAGNONE (MS)
Gugu è il ristorante in cui i fratelli Anna e Pietro sono riusciti nell’impresa di creare un ponte tra la cultura del territorio e le sue specialità, con creatività, arte e passione. Da loro, in un formidabile connubio tra ingredienti e tecnica, si vive un vero viaggio gastronomico che è poesia!
LA BOTTE – STRESA (VB)
La cucina ispirata di questo locale ci ha conquistati per la sua interpretazione sicura e originale delle ricette di lago, così come per il servizio professionale e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Al timone c’è la famiglia Galli, che ha dedicato la propria vita alla ristorazione e all’accoglienza. Una sosta ideale a tutto tondo, in odor di Corona.
LORELEI – SORRENTO (NA)
Ristorante sul mare ospitato all’interno dell’hotel cinque stelle Londres, rilanciato dai fratelli Apuzzo. Ai fornelli troviamo Ciro Sicignano, protagonista di una cucina creativa di precisione, che non dimentica le buone materie prime del territorio. Servizio in sala giovane e spigliato e carta dei vini competente.
MIREPUÀ – FOOD LAB – CREMOLINO (AL)
Federico Ferrari da Rivalta Bormida, è approdato a Cremolino, dove un tempo c’era il Bel Soggiorno. Nell’elegante sala del Mirepuà, ad accogliervi sarà Gaia, che vi introdurrà a una cantina selezionata nel nome della territorialità. Il locale ha due anime: quella più informale è dedicata al vino e ai piccoli assaggi e si chiama Food Lab. Gran bella esperienza
MOS – DESENZANO DEL GARDA (BS)
Siamo orgogliosi di avere scoperto fra i primi questo ristorante aperto a maggio 2021, con un doppio dehors che si affaccia sul porto di Desenzano. In cucina la proposta va dal lounge bar al ristorante vero e proprio con Stefano Zanini a comandare le danze, appassionato di contaminazioni orientali. La carta dei vini è originale e completa, con ottime offerte al bicchiere.
SARTAGO – FERRANDINA (MT)
In questo ristorante di classe c’è il giovane Domenico Agata, che ha scelto di portare un menu di cucine “dal luogo e dal mondo” come recita l’insegna. Pochi tavoli eleganti e una proposta che ha una cifra ben precisa: finezza e leggerezza. Ci è piaciuto molto. Sarà famoso.
STRATTORIA – ARONA (NO)
Restando fedele ai canoni della tradizione, lo chef Alessio Rossi esprime tutta la sua creatività attraverso i piatti, testimoni di una cucina moderna, realizzata valorizzando le materie prime selezionate con. La carta dei vini è frutto di una meditata selezione.
TRATTORIA CONTEMPORANEA – LOMAZZO (CO)
Piatti ben bilanciati, profumi d’Oriente e fragranze mediterranee che portano a tavola una complessità senza eguali. Parola d’ordine: equilibrio. Un insieme di umami, dolcezza, agrumi che creano una complessità unica di aromi e sapori. Ottima anche la carta dei vini.
VECCHIA SORNI – LAVIS (TN)
Questo ristorante è un parallelepipedo appeso alle colline da cui si possono ammirare la valle dell’Adige e i vigneti della zona. L’unica sala è slegata dalla cucina, che rimane in un palazzo adiacente. La proposta è votata all’eccellenza e punta a valorizzare i prodotti del territorio.
LA RISTORAZIONE D’HOTELLERIE – IL GOLOSARIO 2023
(premia FRIGO 2000)
AMANDUS – MANDELLO DEL LARIO (LC)
Un paradiso di bellezza e di gusto. Un ristorante che è una delle scoperte più entusiasmanti dell’anno. All’interno di Villa Lario Resort, albergo di charme a cinque stelle, la bellezza di questo locale lascia a bocca aperta. Oltre alla vista splendida, a emozionare sarà anche la straordinaria mano di Luca Mozzanica, vero maestro di alta cucina contemporanea.
CA’ DEL PROFETA – MONTALDO SCARAMPI (AT)
Questo luogo magico sulle colline astigiane rivela un sorprendente protagonista: il calciatore Anderson Hernanes, che ha scelto il Monferrato per il suo ristorante all’interno di un wine resort moderno e di design, affidando la proposta della cucina a un altro grande come Christian Milone. Il risultato? Piatti originali che esaltano al massimo le materie prime con equilibri visivi e sensoriali sorprendenti, accompagnati da un servizio di livello e una cantina da veri intenditori. Un sogno.
DERBY GRILL – MONZA
In Italia e nel mondo pochi locali sono sinonimo di alta ristorazione e di eccellenza come l’Hotel de La Ville. Al Derby Grill, un servizio senza eguali e le creazioni di alta cucina contemporanea d’autore di quel fuoriclasse che è Fabio Silva. Per un’esperienza unica!
DIMORA GIORNI – IL GRANAIO RESTAURANT & LOUNGE COCKTAILS BAR – PIGNOLA (PZ)
La Dimora Giorni della famiglia Patrone è uno dei relais più belli di tutta la regione e d’Italia. I vini, ottimi, sono di produzione propria ad affiancare la cucina davvero sorprendente dello chef di origini siriane Botros Hanna (un genio). La sala ristorante ambientata in questo palazzo del Seicento è suggestiva e calda. Vivrete un’esperienza indimenticabile.
EALA – ALFIO GHEZZI BISTROT – LIMONE SUL GARDA (BS)
Un diamante prezioso è l’hotel 5 stelle Eala, che ospita sia l’Alfio Ghezzi Bistrot sia il ristorante Senso by Alfio Ghezzi, in cui assaggiare i piatti realizzati dal suo storico braccio destro, Akio Fujita. Tutto il pane è fatto in casa con i grani antichi siciliani. mentre la carta dei vini emoziona per completezza e rarità di alcune proposte. Un’esperienza che non si dimentica, in un ambiente straordinario, cullati da una vista incantevole.
IL PALAGIO – FOUR SEASONS HOTEL FIRENZE – FIRENZE
Il Palagio rappresenta la capacità di sintesi tra la vocazione internazionale di un ristorante di lusso e il vivo attaccamento ai prodotti del territorio. Il risultato sono piatti che raccontano luoghi lontani, che lo chef Paolo Lavezzini recita con accento toscano, sfruttando ingredienti come olio extravergine, rosmarino e fegatini. Al sommelier Cosimo Massari il compito di trovare il perfetto abbinamento.
LA BÜRSCH – CAMPIGLIA CERVO (BI)
La Bursch di Campiglia Cervo è il luogo magico di Barbara Varese ambientato come una casa, dove ogni camera racconta di viaggi e continenti. Nella nuova brigata una promessa come Erika Gotta, la giovane chef audodidatta che, insieme a Pietro, conduce le varie partite. C’è poi Davide Bolla, preparatissimo sommelier. Il menu si muove tra le contaminazioni del mondo con continui richiami alla tradizione e ai suoi inossidabili prodotti. Un’esperienza da provare, sotto tutti i punti di vista.
LE PETIT BELLEVUE – COGNE (AO)
L’atmosfera aristocratica di questa elegante dimora alpina è tuttora intatta. Oggi a dare il benvenuto e seguire gli ospiti è il giovane Pietro, nipote del grande Piero Roullet, che vogliamo ricordare per essere stato l’esempio più illuminato di accoglienza italiana. Un plauso alla cantina ricca anche di tante curiosità da cui Rino, il sommelier/psicologo saprà consigliarvi il meglio.
RADICI – COSTIGLIOLE D’ASTI (AT)
Nel cuore del Monferrato, in una cascina risalente al 1878, sorge il nuovo progetto imprenditoriale di Guido Martinetti e dei suoi amici che crearono Grom e l’azienda Mura Mura. Qui l’accoglienza si declina in due distinte attività: il relais Le Marne e il ristorante Radici, che vede ai fornelli il giovane e già molto bravo Marco Massaia. L’esperienza si sublima coi vini di produzione propria, per un’esperienza di gioia, di gusto, di leggerezza e di felicità.
SANT’EUSEBIO ENOTECA RISTORANTE – BASSANO DEL GRAPPA (VI)
La nuova conduzione della cucina sta trasformando questo ristorante elegante e familiare in un’ambita meta gourmet, grazie al suo menu stagionale in cui troviamo piatti del territorio, caratterizzati da una creatività sempre equilibrata. Merito anche del titolare Roberto Astuni, che ha organizzato una cantina in cui ogni vino è stato scelto pensando all’abbinamento ideale con i piatti del menu, ma soprattutto, qui, è possibile conoscere la prima Piwiteca d’Italia che raccoglie le migliori esperienze di vini da vitigni resistenti.
THE RESTAURANT – TREMOGGIA – CHIESA IN VALMALENCO (SO)
Quasi un secolo di storia per l’hotel Tremoggia, gestito dalla famiglia Lenatti sin dal 1924. Al suo interno si trova il The Restaurant, palcoscenico per la cucina di Enrico Lenatti, innovativa ma legata saldamente alla tradizione del territorio. Il locale è elegante, la terrazza ampia e la vista sulle Alpi è suggestiva. Carta dei vini eccezionale.
LE TRATTORIE DI LUSSO – IL GOLOSARIO 2023
(premia PREGIS)
AL TAMBELLINI 1870 – LUCCA
La proposta della famiglia Giuntini si conferma una garanzia in termini di qualità e accoglienza. Partendo dai prodotti del territorio scelti con cura, gli ospiti possono scoprire l’autentico orizzonte culinario della zona in piatti ben eseguiti e serviti con gusto e attenzione.
ARMONIE DI GUSTO RETRO OSTERIA – CUSANO MILANINO (MI)
È un trio affiatato quello formato da Luca e Marco Savese e Federica Camolese, che hanno le idee chiare su come fare dei loro due locali luoghi di gusto e di vita. Nell’Osteria, cucina tradizionale italiana con anche sontuosi menu di pesce. A 100 metri, nell’Osteria Retrosteria, locale più informale, con buona musica e vini giusti. Gioia di vivere!
FINIL DEL PRET – COMEZZANO-CIZZAGO (BS)
Questo è il modello ideale di quella che chiamiamo “trattoria di lusso”, dove la seconda parola sta nella professionalità e nel servizio, soprattutto dei vini, che qui hanno una cura speciale. I titolari, Silvia Loda e il fratello Stefano, sono giovani ma bravissimi chef, e con Simone Bianchetti, anima della sala, garantiscono una sosta a tutta gola nel segno della tradizione, memorabile.
GALLO ROSSO – FILOTTRANO (AN)
Trattoria contemporanea che mette il cibo e il vino al centro di tutto. Le materie prime, selezionate e acquistate dagli artigiani locali, contadini, vignaioli e allevatori sono lavorate in cucina da Andrea Tantucci, straordinario interprete della tradizione, che rivisita con abilità e tocchi geniali. L’ambiente è elegantemente rustico, in piena armonia col concetto di osteria.
HOSTARIA DI BRICAI – VARALLO (VC)
Da Rassa a Varallo la qualità resta immutata grazia alla professionalità di Chiara, che in sala farà scoprire una cantina di sostanza, e alla capacità di Giorgio, cuoco di grande tecnica che emozionerà con una cucina in perfetto equilibrio tra terra e mare. Una sosta imperdibile.
L’OSTRERIA FRATELLI PAVESI – PODENZANO (PC)
Qui si vive un’esperienza da sogno, fatta di passione, un mare di cose buone, vini da favola. È una delle soste più entusiasmanti di sempre grazie a Giacomo, che seleziona etichette introvabili da tutto il mondo, e Giuseppe, ai fornelli, che ha l’eleganza e il genio dei grandi cuochi della tradizione italiana.
LA LOCANDA – LE VIE DEL BORGO – TOCENO (VB)
Una trattoria di lusso entusiasmante dove si viene per la cucina di Norman, un giovane cuoco davvero bravo, mentre in sala è la compagna Betta a presentare una cantina entusiasmante, con un servizio al bicchiere in controtendenza, che serve anche le migliori etichette. Grissini e pasta fresca sono fatti in casa.
LE SERVITE – ARCO (TN)
L’esperienza che permette di fare questo locale è di quelle uniche: un angolo di paradiso dove cenare ai bordi di un vigneto, con i monti di Arco di Trento a perdita d’occhio. Ogni tavolo gode dell’ombra di un albero da frutta diverso, seduti su panche di legno. In cucina lo chef Alessandro Manzana propone un menu tradizionale, realizzato con ottime materie prime.
OSTERIA BOTTEGA – BOLOGNA
Atmosfera invitante e sold out assicurato per questa trattoria di lusso che piace molto ai bolognesi, e non soltanto, con una cucina tradizionale che strizza l’occhio alla tradizione e una cantina importante.
SELVATICO – RIVANAZZANO TERME (PV)
La cucina dei sapori, dei profumi, della memoria in questo ristorante, dal 1912 baluardo di gusto, con la famiglia Selvatico, che da sempre ne è titolare, icona di accoglienza. La magnifica cantina valorizza l’Oltrepò Pavese. Il ristorante fa parte del circuito dei Ristoranti del Buon Ricordo e buon ricordo sarà davvero!
TRATTORIA DI CAMPAGNA – SARRE (AO)
C’è la giovane Beatrice Cortese alla guida di questa bella trattoria familiare che, nella sua cantina interrata custodisce un tesoro di 600 etichette. In cucina, gli chef Sabrina e Cristian vi faranno scoprire la Valle d’Aosta nel piatto con ricco menu a km 0.
TRE GOBBI – BERGAMO
Questo locale storico di Bergamo è uno dei migliori ristoranti della provincia. In sintesi, un ambiente elegante dove tutto è curato, in cui ci si sente comunque a casa; con i vini di una splendida selezione, che avrete anche al bicchiere, si gusta una cucina contemporanea che è felice connubio di tradizione e fantasia.
LE TRATTORIE – IL GOLOSARIO 2023
(premia CONSORZIO TUTELA LAMBRUSCO DOC)
LA BRIOSKA – GATTINARA (VC)
Questa è una trattoria della nostra filosofia! I titolari hanno l’accoglienza nel sangue, con Celestino, per tutti Tino, in sala, punto di riferimento per la scelta dei vini, mentre sua moglie Pinuccia prepara le specialità della cucina tradizionale del territorio, fatte con amore.
CADÒ – COSIO D’ARROSCIA (IM)
Nella sala elegante, o nella spaziale terrazza, via con un menu fisso dalle esecuzioni strepitose e dal prezzo angelico. La carta dei vini raccoglie tutto il meglio della Valle Arroscia, ma non mancano bottiglie di altre zone d’Italia.
LA FRATTA – OSTERIA CONVIVIALE – PONTE DELL’OLIO (PC)
In questo locale incantevole, con i muri a pietra, la corte curata e l’ampio orto, trova spazio la cucina di Corrado Cassoni e della madre Ivana (addetta alla pasta fatta in casa), bravi a elaborare in maniera sapiente le eccellenti materie prime.
OSTERIA DI SPERTICANO – MARZABOTTO (BO)
In mezzo al verde dei boschi alle pendici del monte Sole, questa bella osteria di recentissima apertura. L’ambiente è caldo, con tavoli ognuno diverso dall’altro e in apparecchiatura informale, ma di classe. In cucina il proprietario Andrea, coadiuvato dalla moglie, che propone piatti molto saporiti di cucina tradizionale.
PEPOSO – PIETRASANTA (LU)
Poco distante da Pietrasanta, un idillio eno-gourmand fra sapori autentici e piatti ruspanti. Manuel Di Gregorio guida questo locale dal 2008 insieme alla madre Alessandra, puntando sull’innovazione mescolata alla tradizione toscana, creando piatti semplici e raffinati, realizzati con pochi ingredienti (quasi tutti a km 0) ma pieni di gusto.
PIETRA DEL SALE – AVIGLIANO (PZ)
La Pietra del Sale è un posto eroico, nell’omonima località di Avigliano, come è eroica l’attività della famiglia Samela, tre fratelli che conducono questo locale ma producono anche salumi spettacolari e formaggi. La cucina è un’autentica sorpresa, come sorprendente è l’offerta dei vini, con alcune chicche rare della Basilicata. È una corona meritata, anche per l’eccezionale rapporto qualità/prezzo.
ROSSI – IMOLA (BO)
Guido Rossi ha cambiato casa ma ha mantenuto fede alla sua storia di cuoco di valore, capace di portare in tavola una teoria di piatti eleganti in un rapporto qualità/prezzo più che soddisfacente. La sala è il regno della sorella, che con la stessa passione saprà introdurvi a una carta dei vini non amplissima ma con alcune chicche degne di nota.
U LOCALE – BUCCHERI (SR)
In un edificio abbandonato in seguito al terremoto che distrusse Buccheri nel 1963 si gusta una cucina schietta che parla dialetto stretto ma che conquista, grazie all’utilizzo di prodotti locali come tartufi, funghi, ricotta e formaggi, serviti seguendo il corso delle stagioni. Starete bene.
UN POSTO A MILANO – MILANO
Qui chef Nicola Cavallaro, da 10 anni, realizza ricette della tradizione italiana, rivisitate con qualche accenno creativo in una cascina in centro a Milano. Le sue scelte hanno tutti gli ingredienti al loro posto, con un risultato finale dall’effetto wow. Una cucina bella& sana, non a chilometro zero, “ma a chilometro vero”.
ZAGHINI – SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)
Un ottimo rapporto qualità/prezzo e una cantina che è una certezza sono tra i punti di forza di questo locale che punta su una cucina tradizionale e corroborante. Le loro tagliatelle al ragù sono tra le più celebrate di tutta la Romagna.
LE PIZZERIE – IL GOLOSARIO 2023
(premia MOLECOLA)
10 DIEGO VITAGLIANO – NAPOLI
Diego Vitagliano si è imposto sulla scena partenopea grazie alle sue pizze contemporanee frutto di grande ricerca sulle farine e sugli ingredienti utilizzati per i topping. I suoi impasti si contraddistinguono per morbidezza, digeribilità e un po’ di croccantezza che le rende ancora più golose.
LA CASETTA DEL GAD – OULX (TO)
In una piccola casetta arredata in tipico stile montano Riccardo Giovannini si affida a lunghe lievitazioni e farine provenienti da cinque mulini diversi per ottenere pizze buone e digeribili, anche in versione senza glutine. In alternativa qualche piatto della tradizione e una selezione di hamburger. Bravi!
DA NASTI PIZZERIA CAPRI – BERGAMO
Questo è il palcoscenico di due maestri sommi della pizza contemporanea: papà Carmine Nasti, originario di Tramonti, e il suo bravissimo figlio Riccardo. Dal loro forno pizze preparate con farina macinata a pietra, lievitazione naturale a lievito madre, ingredienti naturali per una serie di proposte che sono una festa, con 6 tipi di impasto. Geniali!
DENIS – PIZZERIA DI MONTAGNA – MILANO
Denis Lovatel ha investito nella rivoluzione della pizza contemporanea e ha utilizzato una miscela di spezie di montagna, che sostituisce parzialmente il sale. Le sale del locale sono arredate in stile montano. La cantina è di pregio. La pizza è croccante, dall’impasto leggero e farcita in maniera emozionante. Grande!
DIVINA PIZZA – FIRENZE
Divina Pizza è un tentativo, riuscito, di ‘far lievitare’ la fama di questo alimento senza sottrarlo alla sua identità pop. Un’attenta selezione delle farine, qui usano Petra, ingredienti di qualità, e uso del lievito madre vivo, restituiscono un’ampia varietà di pizze, da provare senza indugio.
FRUMENTO – ACIREALE (CT)
Pizzeria che merita il nostro voto radioso per le sue pizze, frutto di un felice incontro tra materie prime di pregio e impasti di varia tipologia preparati con cura. La selezione di birre e vini è ulteriore conferma della cura e della passione con cui è stato concepito il menu.
GUGLIELMO VUOLO – VERONA
Un angolo di Napoli a Verona per una proposta strettamente legata alla tradizione partenopea che guarda al gusto tanto quanto alla salute. Questa è la filosofia di Guglielmo Vuolo, autore di pizze con l’impasto all’acqua di mare, che ha un contenuto inferiore di sale, e una sezione del menu dedicato al pomodoro per condire la pizza: ben 12 varietà tutte di origine campana.
PIANO B – SIRACUSA
A due passi da Ortigia, in un palazzo ottocentesco, un indirizzo in cui gustare una pizza straordinaria, quella di Friedrich Schmuck, che realizza i suoi impasti con le farine di Petra del Molino Quaglia. In carta anche validi piatti ispirati alla cucina romanesca.
QUATTROCENTO PIZZERIA FOCACCERIA – MARZANA (VR)
Federico De Silvestri declina la sua pizza in tante tipologie: pizza classica, pizza in pala o 1/2 metro, focacce, pizza senza glutine e poi la mitica farinata. Inoltre è stata predisposta la zona per il senza glutine per un’offerta che conta oltre 40 tipi di pizza gluten free, insieme a birre e dolci artigianali senza glutine. Il risultato è entusiasmante, con pizze decisamente originali, premiate e a livello internazionale.
RESILIENZA – SALERNO
Pizze “radiose” a partire dagli impasti, arricchiti dai sublimi topping che attingono a piene mani alle ricchezze territoriali. Nel menu anche gli immancabili fritti e una carta delle birre da studiare con attenzione. Bella l’ambientazione di questo locale attivo dal 2013, arredato in stile post moderno.
GLI AGRITURISMI – IL GOLOSARIO 2023
(premia CLUB PAPILLON)
ALPE MONCERCHIO – BIELMONTE (BI)
Nell’Oasi Zegna, a 1.450 metri di altitudine, un agriturismo da cui si gode di uno splendido affaccio sul Monte Rosa, ma anche di una cucina tipica a base di prodotti accuratamente selezionati da aziende agricole locali o delle chicche direttamente prodotte in azienda, tra cui spiccano i formaggi e gli insaccati. Tutto nel segno della stagionalità.
BIOAGRITURISMO VALLE SCANNESE – SCANNO (AQ)
Questo è il luogo ideale per scoprire i sapori del Parco Regionale d’Abruzzo: dal pane cotto nel forno a legna alla carne, fino agli straordinari formaggi prodotti in azienda. Le camere offrono gradevoli occasioni di pernotto. E il premio di oggi ci porta a ricordare il grande Gregorio Rotolo, la sua vitalità e la sua simpatia che ricorderemo per sempre.
CANTINA NICOLA – COCCONATO (AT)
Nell’agriturismo aperto da Alessia Rolla e Riccardo Nicola (lei, giovanissima, in cucina, lui in sala, mentre Federico Nicola segue la cantina), territorio e fantasia si amalgamano bene nei piatti, accompagnati dai vini della casa, da gustare in una struttura elegante, bella tanto all’interno quanto nel suggestivo spazio all’aperto. Alessia rappresenta una promessa, per uno dei pranzi dell’anno dove abbiamo apprezzato il suo straordinario talento, frutto di studi e geniali intuizioni.
IL CASALETTO AGRIRISTORANTE – VITERBO
In questo ristorante agricolo, dall’ambiente rustico, lo chef Marco Ceccobelli lavora con maestria materie prime di cui sono indicati tutti i fornitori, mentre le carni di maiale, da cui sono ricavati anche i salumi, provengono dall’allevamento brado aziendale. Da assaggiare anche le pizze, a lunga lievitazione e preparate con farina Petra Molino Quaglia.
CASCINA LA BOTANICA – LENTATE SUL SEVESO (MB)
Un luogo inaspettato, Cascina la Botanica, antica tenuta immersa nel Parco delle Groane, in cui trovare le Dimore, le cucine, i laboratori, la campagna, l’orto sperimentale, il Parco Botanico, la Fattoria Didattica. Nel ristorante Convivio, una cucina che fa riscoprire i sapori della cultura contadina.
CASCINA DI MEZZO – LISCATE (MI)
A soli 18 km da Milano, è una delle più ricercate aziende agrituristiche in cui è possibile pranzare con piatti tipici della tradizione lombarda e pernottare. Lo spaccio aziendale propone salumi, prodotti avicoli, dolci, pasta fresca e marmellate.
COLMETTO – RODENGO SAIANO (BS)
Questo è un agriturismo autentico, con maiali e asini romagnoli allevati allo stato semibrado e capre, il cui ottimo latte viene utilizzato per produrre formaggi e yogurt. Intorno alla struttura i campi, e poi lo spaccio dove si possono acquistare i prodotti. In cucina opera Riccardo Scalvinoni, interprete dell’alta cucina agricola, dove le materie prime son quelle prodotte dall’azienda, a ciclo chiuso, e il menu è dettato da quello che danno orti, stalla, natura e stagione.
CONTRADA BRICCONI – OLTRESSENDA ALTA (BG)
Siamo in luogo eroico, che ha compiuto un progetto di altissimo livello, nato dalla tenacia di Giacomo Perletti e dei suoi soci Matteo Trapletti e Giovanni Pizzamiglio. In una costruzione in pietra e legno con il banco con l’esposizione dei loro formaggi e una sala unica con un terrazzino sulla valle al piano di sopra. La cucina, affidata a Michele Lazzarini, è creatività legata al territorio e alle sue prelibatezze e si declina in 2 menu degustazione da abbinare coi vini di una cantina avvincente che parla esclusivamente lombardo. Miglior sosta dell’anno.
LAGO SCURO – STAGNO LOMBARDO (CR)
Azienda agricola, caseificio, orto, Lago Scuro è agriturismo vero, dove la tavola rispetta il loro motto: “Cuciniamo quello che produciamo”. La cantina è chicca che stupisce i più appassionati. Su tutto la produzione dei loro straordinari prodotti: formaggi, uova, carne, pane e ortaggi.
MURALES – OLBIA (SS)
La cantina Murales rappresenta un’eccellenza dell’enogastronomia locale. Ha saputo imporsi prima con la produzione di grandi vini, poi con un’offerta enoturistica di tutto rispetto, e poi con la nascita di Turismo Rurale, il ristorante all’interno della tenuta dove gustare i piatti tipici della tradizione locale, con portate di terra e mare.
I LOCALI POLIFUNZIONALI – IL GOLOSARIO 2023
(premia BERKEL)
142 – MILANO
142 è la creatura della geniale Sandra Ciciriello, patronne che è vulcano di simpatia che ha dato a Milano un luogo di gusto dall’alba a notte fonda. L’apertura è alle 8.30 con la colazione, fino alla cena, con piatti di cucina italiana curati dallo chef Nello Barbieri con Chiara Orrù e Alessandro Montanari, mentre Dora Ciciriello, sommelier, si occupa della bella cantina.
AHIMÈ – BOLOGNA
Ahimè collabora con piccoli produttori del circondario per l’orto e per le carni e, sebbene si trovi in pieno centro, sposa l’economia circolare e del prodotto disponibile. Una cucina virtuosa e creativa che assume tratti di leggerezza e tecnica, ricerca e semplicità come poche. Indimenticabile anche la scelta dei vini locali e non e il reparto Mixology.
ARÀ SUD – FIRENZE
Un bistrot con posti a sedere dove è possibile respirare, e mangiare, la Sicilia più autentica. Grazie a Francesco e Carmelo il cuore di Firenze si colora così di arancini, granite, gelati, cannoli, cassatine. Coerente la carta dei vini, che si apre sulle produzioni isolane.
BILLIS – TORTONA (AL)
I gemelli Filippo e Alessandro Billi hanno creato questa osteria di design dove si gusta una cucina che è emozione allo stato puro e che raggiunge in ogni piatto alte vette grazie a contaminazioni tra materie prime eccellenti. E non è un caso se il piatto più buono in assoluto di questi mesi di lavoro lo abbiamo assaggiato proprio qui. Esperienza di mixology e di cucina di strada, fanno da contorno.
BISTRONOMIA PERBELLINI – ISOLA RIZZA (VR)
A Isola Rizza, la famiglia Perbellini, grazie alla tenacia di Paola, ha esteso il suo concetto di bottega aggiungendo alla storica pasticceria una zona dedicata alla gastronomia da asporto, con un bistrot aperto già dalla colazione dove concedersi anche pranzi, aperitivi o semplici spuntini.
ECOSTERIA CORTE MANLIO – CORMANO (MI)
Questo luogo speciale è il palcoscenico di un grande, Roberto Alessi, oste patron che, nella saletta linda, con gli scaffali colmi di bottiglie e prodotti, propone taglieri di qualità e piatti di cucina che mettono su un piedistallo la Valmarecchia. Da intenditori la sua pregevole selezione di vini naturali e biologici.
GODO CASTELLANZA – CASTELLANZA (VA)
Godo è il nome e il programma di un locale polifunzionale dove si viene per le strepitose brioche e i dolci pronti già al mattino, ma anche per le pizze gourmet, leggere, croccanti e digeribili. La selezione di vini è sorprendente ma qui si viene anche per gli hamburger e per la loro teoria di carni. Una gran bella scoperta che vede la supervisione di uno chef internazionale del calibro di Gianni Tota.
L’EBREZZA DI NOÈ – NAPOLI
Nato nel 2001 come vineria, questo locale oggi propone anche piatti della tradizione locale. Tra le specialità: salame di Varzi, salame d’oca, tome d’alpeggio, mostarde, confetture… La giornata dell’Ebbrezza di Noè inizia alle 7.30 con le colazioni, prosegue all’ora di pranzo e, da qualche tempo, si estende anche oltre l’ora dell’aperitivo.
MACÒ – AGRATE BRIANZA (MB)
Siete in un bar caffetteria. Ma non solo, siete anche nella boutique del gusto di Corrado Pennati, come vi diranno le decine di cose buone che vedrete, con il meglio del Golosario. Con bollicine, bianchi e rossi, anche al bicchiere, si gusta una cucina radiosa.
OLIO – ORIGGIO (VA)
Al piano terra di The Box, location multifunzionale che ospita auto d’epoca, spazio per eventi e un orto, c’è Olio, un ristorante dove protagonista è appunto l’olio extravergine d’oliva, e soprattutto il mare, declinato in pesci, molluschi e crostacei freschissimi. L’intero menu è disponibile senza glutine.
SALAMENSA – MONTICHIARI (BS)
Per tutte le ore del giorno, Salamensa è una soluzione golosa. Aperto sette giorni su sette, ha un banco multifunzionale, che è pizzeria, ristorante, bar, caffetteria (il caffè è di Gianni Frasi), pasticceria, wine bar. La proposta mette in tavola cucina italiana e buonissime pizze realizzate con farine Petra, cosi come i panettoni. La scelta di vini è da intenditori.