Parmigiano Reggiano: dopo un 2021 con numeri in crescita, anche il 2022 parte molto bene, e nel primo trimestre si registra un ulteriore incremento nelle vendite, con numeri importanti nell’export.
Abbiamo visto a febbraio 2022 qui su Universofood tutti i dati relativi al 2021, anno nel quale la produzione di Parmigiano Reggiano ha toccato quota 163 mila tonnellate (4,09 milioni di forme), con un incremento del 3,9% rispetto al 2020 e un +10,6% rispetto a quattro anni prima, con un giro d’affari alla produzione di 1,71 miliardi di euro (erano 1,52 miliardi nel 2020) e un giro d’affari al consumo di 2,7 miliardi di euro (erano 2,35 miliardi nel 2020). E i nuovi dati diffusi dal Consorzio a maggio 2022, dati relativi al primo trimestre del 2022, confermano e consolidano questo trend di crescita.
Nei primi tre mesi del 2022 si registra infatti un aumento delle vendite di Parmigiano Reggiano pari a un +3,6% rispetto al primo trimestre del 2021 (33.341 tonnellate nel primo trimestre 2022, 32.195 tonnellate nel primo trimestre 2021). Mentre sul mercato interno i numeri – con un calo dei consumi domestici e una crescita della ristorazione – nel complesso segnano un sostanziale pareggio nel confronto tra i primi tre mesi del 2022 e i primi tre mesi del 2021 (14.071 tonnellate nel 2022, 14.085 tonnellate nel 2021), sul fronte dell’export l’incremento delle vendite è del 6,9%, con percentuali di crescita particolarmente significative negli Stati Uniti (vendite di Parmigiano Reggiano a +21,1%, con 3.469 tonnellate contro 2.865 tonnellate), in Francia (+11,2%; 2.850 tonnellate vs 2.563) e nel Regno Unito (+7,3%; 1.697 tonnellate vs 1.582). Più complessa è invece la situazione in Germania, Paese nel quale – caso unico tra i mercati più importanti – l’export di Parmigiano Reggiano segna (nel primo trimestre del 2022 rispetto ai primi tre mesi del 2021) una flessione, con un calo del 16,3% (2.230 tonnellate vs 2664 tonnellate).