Terra Madre Salone del Gusto 2022: torna in presenza a Torino, dal 22 al 26 settembre, la nuova edizione del grande appuntamento internazionale organizzato da Slow Food.
La scorsa edizione di Terra Madre Salone del Gusto si era svolta, causa Covid, in versione diffusa e digitale, con tanti appuntamenti online tra l’ottobre del 2020 e l’aprile del 2021, con un notevole successo di partecipazione sul web (10 milioni di profili digitali raggiunti, oltre 300mila visite sul sito) ma anche con 474 eventi in presenza organizzati in 75 nazioni. Con il 2022 Terra Madre Salone del Gusto, pur mantenendo una sezione di eventi e appuntamenti online, torna nella sua versione tradizionale in presenza a Torino, questa volta presso l’ex area industriale di Parco Dora, da mercoledì 22 a domenica 26 settembre, con il grande mercato internazionale dei prodotti agroalimentari tipici e sostenibili e con workshop, approfondimenti, conferenze, incontri didattici e laboratori del gusto. Per maggiori informazioni scrivere a INFO.EVENTI@SLOWFOOD.IT.
Tema e filo conduttore di Terra Madre Salone del Gusto 2022 – quattordicesima edizione del grande evento – è “Rigenerare”, un concetto spiegato da Slow Food in questi termini: “Rigenerare non significa ricostruire, quanto piuttosto rinascere. La rigenerazione secondo Slow Food è un tema trasversale: si rigenera un albero mutilato di un suo ramo, ad esempio, così come può rigenerarsi un suolo, impoverito da monocolture o da prodotti chimici, grazie a nuovi modi di coltivare e avere cura della terra. È possibile rigenerare la montagna grazie all’allevamento e al pascolo, sfidando l’abbandono delle terre alte. Acque dolci e acque salate possono invece venire rigenerate dal sapere e dalla cultura di chi da secoli si tramanda tradizioni, conoscenze e tecniche; le città, infine, lo possono fare cancellando la distanza tra produzione e consumo di cibo che si è venuta a creare con la Rivoluzione Verde del secolo scorso e che man mano ha reso invisibile gran parte della produzione di ciò che mangiamo. Parleremo di rigenerazione, insomma, da molti punti di vista, privilegiando un approccio (eco)sistemico e mettendo a fuoco ciò che è, e ciò che pensiamo debba essere, l’alimentazione. E quello per la rigenerazione è un invito rivolto a tutti noi, dopo gli anni segnati da una pandemia che ha spezzato i rapporti tra le persone e tra le comunità e acuito crisi e difficoltà: abbiamo bisogno di un nuovo sguardo, di un nuovo entusiasmo“.