Mercato delle acque confezionate: il settore vale oggi, a livello mondiale, 155 miliardi di euro all’anno, e l’Italia è tra i Paesi leader dal punto di vista dei consumi, della produzione e dell’export.
Secondo i nuovi dati pubblicati dall’Area Studi Mediobanca ad aprile 2021 (dati relativi all’anno 2019) il mercato mondiale dell’acqua confezionata vale 155 miliardi di euro, per un totale di oltre 387 miliardi di litri venduti e un prezzo medio al litro di 40 centesimi di euro, che scendono a 30 centesimi in area UE e a soli 20 centesimi in Italia.
La Cina è il primo Paese mondiale nel mercato delle acqua confezionate, con 103,1 miliardi di litri consumati all’anno, una cifra al dettaglio di 26,1 miliardi di euro, e una crescita che dal 2000 ad oggi ha segnato in media ogni anno un +13,7%, mentre gli Stati Uniti – che sono al secondo posto – raggiungono “soltanto” quota 50 miliardi di litri e 34,6 miliardi di dollari. L’Unione Europea nel suo complesso, invece, rappresenta per le acque confezionate un mercato da 63,7 miliardi di litri (pari al 16,5% del totale mondiale), e 19,1 miliardi di euro. Nel complesso a livello mondiale, negli ultimi vent’anni (tra il 2000 e oggi), i consumi di acque confezionate sono aumentati in media del 7,4% ogni anno, e analoghe percentuali di crescita sono previste anche per i prossimi cinque anni.
E l’Italia? Il nostro Paese, oltre ad avere – dopo la Cina e insieme alla Francia – la leadership mondiale nell’export di acque in bottiglia (con un primato in particolare nel comparto delle acque gassate, esportate in valore per una cifra di 440 milioni di euro, pari praticamente al 50% del totale dell’Unione Europea), vanta la presenza di 82 aziende di settore, con un fatturato (dato 2019, soft drink compresi) pari a 3,8 miliardi di euro. Inoltre l’Italia, con 222 litri di acqua confezionata consumati all’anno in media da ogni abitante, si colloca al secondo posto nel mondo – dopo il Messico – dal punto di vista dei consumi pro capite. Si tratta di un dato molto alto, che testimonia l’abitudine storica degli italiani ad acquistare e consumare acque in bottiglia, tenendo conto che il consumo individuale medio mondiale è di soli 50,4 litri, dato che in Europa sale nel complesso e in media a 142 litri, ma scende drasticamente nel Nord Europa, dove si beve meno acqua e si beve soprattutto acqua del rubinetto: in Norvegia le persone consumano in media soltanto 9,3 litri di acqua confezionata all’anno, in Svezia 10 litri, in Finlandia 17 litri, nei Paesi Bassi 27,9 litri e nel Regno Unito 37,4 litri. D’altronde, come si è detto, l’Italia è anche il Paese dell’Unione Europea nel quale l’acqua confezionata costa meno, con un prezzo medio di soli 20 centesimi al litro, la metà rispetto alla media mondiale, che è di 40 centesimi di euro al litro.