Estate 2020: il turismo, volando fondamentale e imprescindibile in Italia anche per tutto il comparto della ristorazione, per il mondo Horeca e per il settore food & beverage in generale, ha registrato – come era stato previsto – un drastico calo rispetto all’estate del 2019.
Avevamo visto qui su Universofood, a inizio giugno, le prime stime di Federalberghi per un’estate che è sicuramente diversa dalle altre, perché segnata pesantemente dall’emergenza Covid. I dati diffusi a inizio settembre da Assoturismo Confesercenti e da Confturismo Confcommercio confermano purtroppo le previsioni: nel trimestre giugno – luglio – agosto (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) le presenze turistiche in Italia, nelle strutture ricettive ufficiali, si sono fermate a 148,5 milioni, che significa circa 65 milioni di persone in meno rispetto all’estate del 2019, con un calo percentuale complessivo del 30,4% e con numeri più gravi nell’alberghiero (-32,6%) rispetto all’extralberghiero (-27,5%). E per quanto riguarda i fatturati, i dati sono ugualmente “pesanti”, e parlano di un -37,5% complessivo (con un calo del 38,7% per gli hotel e del 33,8% per l’extralberghiero).
La presenza degli italiani in strutture ricettive in Italia, nell’estate 2020, ha tenuto ed è anzi aumentata, con un complessivo +1,1% rispetto all’estate del 2019, grazie a un +5,5% nelle strutture extralberghiere. Il problema sono gli stranieri, la cui presenza in Italia è calata (nell’estate 2020 rispetto all’estate 2019) del 70% nell’alberghiero e del 61% nell’extralberghiero, per via del Covid e dell’impossibilità o estrema difficoltà per i cittadini extraeuropei nel raggiungere mete europee. Per quanto riguarda le tipologie di offerta turistica: le città d’arte hanno avuto un vero e proprio crollo delle presenze turistiche rispetto alla scorsa estate (-49,6%), e lo stesso è avvenuto per i laghi (-48,6%), per le terme (-38,9%) e per campagne e collina (-39,8%), mentre la situazione è stata un po’ meno grave per quanto riguarda il turismo balneare e il mare (-23,7% nel complesso, con con un -66,6% di presenze straniere e un +3,9% di turisti italiani), e soprattutto per quanto riguarda la montagna (-19% nel complesso, con un -63,6% di turismo straniero e un +2,7% di turisti italiani).
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