Riapertura di bar e ristoranti: la fase 2 in Svizzera inizia oggi (lunedì 11 maggio), con una serie di regole che tutti gli esercenti e gli operatori di settore saranno obbligati a rispettare.
In attesa dell’inizio della fase 2 in Italia, e in attesa di capire come potrà essere il futuro della ristorazione nel nostro Paese (a tal proposito abbiamo intervistato, pochi giorni fa, Alberto Paolo Schieppati) – è interessante vedere che cosa succede nella vicina Svizzera. Nell’intera Confederazione elvetica la riapertura di bar e ristoranti è consentita a partire dall’11 maggio, con l’obbligo di rispettare le seguenti normative:
– il personale deve lavarsi le mani a intervalli regolari e, per quanto è possibile, deve evitare di toccare oggetti e superfici, sia all’arrivo sia dopo le pause, prima di apparecchiare i tavoli, prima di piegare i tovaglioli e prima di lucidare le posate, dopo aver sparecchiato e prima di toccare le stoviglie pulite;
– i tavoli devono avere tra loro una distanza minima di due metri, a meno che tra di essi ci sia una barriera protettiva e divisoria, per esempio di plexiglas;
– ad ogni tavolo possono sedersi al massimo quattro persone, con la sola eccezione delle famiglie con due genitori e più di due figli;
– tutti i clienti devono rimanere seduti e non è consentita la consumazione in piedi al bancone;
– è opportuno cercare di registrare, per ogni cliente: nome, cognome, numero di telefono, data e ora di fruizione, numero di tavolo e nome del cameriere di riferimento, ma il cliente può rifiutarsi di fornire i dati al ristoratore;
– è necessario creare appositi spazi per i prodotti igienizzanti, sia per il personale che per i clienti stessi;
– sono vietati intrattenimenti di ogni genere, biliardo, freccette, bowling, spettacoli, karaoke, musica dal vivo, slot machine, giornali e riviste forniti ai clienti;
– è vietato condividere contenitori di spezie e cestini portaposate o per il pane;
– è vietato usare touch screen per il menù, a meno che vengano igienizzati dopo ogni utilizzo;
– la distanza di due metri vale anche per il personale, e per le attività in cui il rispetto della distanza di 2 metri non è praticabile occorre limitare il più possibile la durata del contatto tra gli operatori, ed è raccomandato (ma non è obbligatorio) l’utilizzo di misure di protezione come mascherine o visiere, e guanti monouso che vanno cambiati ogni ora: “qualora 2 persone lavorino vicino per un periodo prolungato devono osservare una distanza di 2 metri l’una dall’altra, voltarsi le spalle a vicenda e lavorare in posizione asimmetrica oppure indossare le mascherine igieniche oppure visiere di protezione. A chi le indossa dev’essere garantita la possibilità di andare in pausa ogni due ore”
– è opportuno sconsigliare ai clienti di pagare in contanti.
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