Agrumi italiani: il Mipaaf – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha spiegato in un comunicato stampa quali sono gli strumenti operativi messi in campo nel 2018 per rilanciare il comparto.
Si è tenuto il 4 gennaio un tavolo di settore agrumicolo presieduto dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione. Per rilanciare a 360 gradi la filiera degli agrumi Made in Italy il Mipaaf mette in campo per il 2018 tre grandi interventi:
1. MISURE DI EMERGENZA E ANTI-SPRECO
Per aiutare gli imprenditori agrumicoli e al tempo stesso portare avanti un’azione di contrasto allo spreco alimentare e di aiuto ai poveri, il Mipaaf ritira dal mercato 4500 tonnellate di arance per distribuirle agli indigenti. 500 tonnellate vengono ritirate utilizzando il totale plafond disponibile sulle dotazioni per il contrasto all’embargo russo, mentre le altre 4000 tonnellate vengono acquisite attraverso un bando pubblico.
2 FONDO AGRUMICOLO – 10 MILIONI DI EURO
Nella Legge di Bilancio viene stabilita l’istituzione di un Fondo Agrumicolo con una dotazione pari a 10 milioni di euro, 2 due quali vengono elargiti già nel 2018, 4 nel 2019 e 4 nel 2020. Si sta discutendo internamente al Mipaaf su come utilizzare precisamente questo budget, che dovrebbe essere dedicato in primo luogo alla promozione degli agrumi italiani, con un marketing di settore rivolto sia al mercato interno (400.000 euro dovrebbero essere spesi per una comunicazione istituzionale sui pregi nutrizionali delle arance in collaborazione con la GDO) sia ai mercati esteri. Per crescere sul fronte dell’export è previsto anche un potenziamento del lavoro sulla presentazione dei dossier fitosanitari, considerati un elemento strategico per chiudere in positivo i negoziati con i Paesi terzi sull’apertura alle esportazioni di agrumi italiani.
3. INTERVENTI – VIRUS TRISTEZA
Il virus Tristeza (Citrus Tristeza Virus) sta colpendo pesantemente gli agrumeti italiani, soprattutto in Sicilia e soprattutto nelle province di Catania e Siracusa, dove su 70mila ettari di agrumeti sono stati colpiti dal virus oltre 35.000 ettari (più del 50%). Il Mipaaf interviene ora per risolvere la situazione con un programma articolato in questi punti: assicurazione della disponibilità di piante indenni per realizzare il piano annuale di riconversione programmato, attraverso investimento diretto del CREA; realizzazione del Catasto agrumicolo nazionale: definizione del catasto agrumicolo, avviandone la realizzazione già nel 2018, come condizione necessaria per garantire qualsiasi azione di programmazione produttiva orientata al mercato; riconversione produttiva e avvio di un piano di riconversione varietale con materiale certificato esente da virus, utilizzando in maniera sinergica e integrata le risorse dei PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) e dell’OCM (Organizzazione Comune del Mercato) attraverso le organizzazioni dei produttori.