Dop e Igp italiane: le dieci più vendute generano un fatturato pari al 79% del totale di tutti i prodotti certificati Made in Italy.
L’Italia ha oggi (all’ 8 gennaio 2018 – qui l’elenco completo in continuo aggiornamento) 295 prodotti a denominazione d’origine (Dop, Igp, Stg), ed è il Paese leader per numero di riconoscimenti. Nel 2005 erano solo 154, il che significa che le denominazioni d’origine italiane sono raddoppiate negli ultimi anni, e continuano ad aumentare (ad oggi – gennaio 2018 – sono in attesa del via libera Ue altri otto prodotti: Salsiccia Lucanica di Picerno Igp, Mele del Trentino Igp, Cioccolato di Modica Igp, Marrone di Serino Igp, Pitina Igp, Olio di Puglia Igp, Mozzarella di Gioia del Colle Dop, Provola dei Nebrodi Dop).
I riconoscimenti Ue delle denominazioni d’origine costituiscono potenzialmente – oltre che un attestato di qualità e di radicamento territoriale – anche un’importante occasione di crescita in termini di business (anche perché l’Unione Europea mette a disposizione dei fondi – che nel 2017 sono stati di 140 milioni – per promuovere le specialità agroalimentari). Ma c’è un’osservazione da fare: i dati Ismea segnalano che complessivamente i prodotti alimentari italiani a denominazione d’origine generano un fatturato pari a 6,35 miliardi, e il 79% (5,01 miliardi) di questo totale è rappresentato dai soli primi dieci prodotti più venduti. Il ministro Maurizio Martina – in un comunicato stampa – ha auspicato: “se oggi le prime 10 Dop e Igp sviluppano circa l’80% del fatturato complessivo, occorre far salire la lista ad almeno 20 prodotti in tre anni“.
LE DOP E IGP ITALIANE PIÙ VENDUTE – LA TOP 10 PER FATTURATO (dati Ismea)
1. Grana Padano (Dop)
2. Parmigiano Reggiano (Dop)
3. Prosciutto di Parma (Dop)
4. Aceto Balsamico di Modena (Igp)
5. Mozzarella di Bufala Campana (Dop)
6. Mortadella Bologna (Igp)
7. Gorgonzola (Dop)
8. Prosciutto di San Daniele (Dop)
9. Pecorino Romano (Dop)
10. Bresaola della Valtellina (Igp)
Che cosa significano precisamente le diciture Dop, Igp, Stg? Dop, Igp e Stg sono marchi attribuiti dall’Unione Europea a prodotti alimentari tipici e di particolare pregio, previo il rispetto – per ogni prodotto – di un determinato disciplinare di produzione. Dop (Denominazione di origine protetta) è il riconoscimento con i criteri più “severi”, e viene attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione (clima, ambiente, tecniche di produzione tradizionali). Igp (Indicazione geografica protetta) è una dicitura con criteri meno stringenti rispetto a Dop (si parla di una sola determinata qualità o caratteristica del prodotto che deve essere legata a una determinata area geografica, e il legame con l’area geografica può avvenire anche in un una sola fase del processo produttivo, produzione o trasformazione o elaborazione, purché la fase in questione sia decisiva per la qualità di pregio che rende Igp il prodotto). Stg (Specialità tradizionale garantita) è un marchio che ha criteri ancora meno stringenti dell’Igp (tutela prodotti alimentari con specificità legate a un metodo di produzione tradizionale, ma che non devono necessariamente avere un legame con una determinata area di produzione).
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