È ufficiale: il Paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è candidato a entrare nella lista Unesco dei beni Patrimonio dell’Umanità.
Ad essere candidato è dunque il paesaggio, ma con esplicito riferimento alla sua natura vitivinicola legata alla produzione del Prosecco, e la candidatura è arrivata con decisione unanime della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. L’iter proseguirà per un anno e mezzo e potrebbe concludersi positivamente nel luglio del 2018. Se sarà così, il paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene potrebbe essere l’ottavo riconoscimento italiano Unesco nella lista dei beni Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il settimo riconoscimento dovrebbe arrivare nel dicembre 2017 (se l’iter – che è già in corso da tempo – si concluderà in modo positivo) per l’Arte dei pizzaiuoli napoletani. Gli altri sei riconoscimenti – che abbiamo già “portato a casa” – sono l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010), l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014). Oltre a questi beni – inclusi nella lista del Patrimonio Immateriale – ci sono in Italia (primato mondiale) 51 siti registrati come Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità per il Paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene costituirebbe un importante volano per il territorio in termini turistici e aumenterebbe ulteriormente il valore del brand Prosecco, che già oggi è il vino italiano più esportato nel mondo e il cui export è cresciuto del 25% nel 2016. Nelle colline tra Valdobbiadene e Conegliano ci sono 5.000 ettari di vigneto con oltre 3.000 agricoltori e 79,2 milioni di bottiglie di Prosecco DOCG prodotte all’anno.
La candidatura Unesco del Paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è stata appoggiata fin da subito dal Ministro Maurizio Martina, che ha dichiarato: “con questa candidatura vogliamo affermare il grande valore culturale e ambientale che la nostra agricoltura riveste in special modo in territori eccezionali come le colline di Conegliano e Valdobbiadene. Allo stesso tempo rafforziamo il posizionamento a livello di mondiale di una delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese”. Mentre secondo Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, “questa candidatura conferisce nuovo valore alla bellezza di questo territorio che da secoli esprime le sue potenzialità in molti campi del sapere: la viticoltura innanzitutto ma anche la tradizione e innovazione enologica, l’arte e l’architettura”.