Sono stati diffusi dal MIPAAF tutti i numeri su controlli e sequestri nel settore agroalimentare italiano per l’anno 2016. Rispetto al 2015 sale il numero dei controlli e scendono in valore i sequestri.
Ad ogni fine anno il MIPAAF – Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali rende pubblici tutti i dati relativi ai controlli e ai sequestri nel settore agroalimentare in Italia. Lo scorso anno qui su Universofood abbiamo visto i dati relativi al 2015, anno in cui i controlli effettuati erano stati 106.901 ed era stata sequestrata merce per un valore complessivo di 81 milioni di euro. Guardando ai dati del 2016 (pubblicati dal MIPAAF il 30 dicembre 2016) il primo aspetto che balza all’occhio è l’aumento del numero dei controlli (rispetto al 2015), cui però non corrisponde una crescita nei sequestri.
Nel 2016 sono stati effettuati complessivamente nella filiera agroalimentare italiana 162.227 controlli (di cui 115.250 da parte della Guardia Costiera, 38.572 da parte dell’ Icqrf – Ispettorato repressione frodi, 7.300 da parte del CFS – Corpo Forestale dello Stato, e 1.105 da parte dei NAC – Nuclei Anticontraffazioni Carabinieri). Il valore dei sequestri in euro è però pari a meno della metà nel confronto con il 2015: il totale di prodotti agroalimentari sequestrati perché pericolosi dal punto di vista della sicurezza alimentare, perché frutto di frodi e contraffazioni o perché – più in generale – non conformi alle leggi italiane ammonta in valore a euro 36.122.890 (di cui 11.000.000 sequestrati dalla Guardia Costiera, 13.636.361 sequestrati dall’ Icqrf, 2.900.000 sequestrati dal CFS e 8.856.529 sequestrati dai NAC). Di particolare rilievo è il tema dei controlli sull’e-commerce di cibi e bevande: le autorità italiane hanno avviato collaborazioni con i maggiori players mondiali come eBay, Amazon e Alibaba per contrastare il falso Made in Italy alimentare sul web, e nel 2016 sono stati effettuati più di 1.500 controlli online e sono state inoltrate 896 segnalazioni.
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