Nell’ultimo anno sono aumentate del 19% le importazioni in Italia di olio di palma, un prodotto che sempre più spesso sostituisce l’olio di oliva e il burro nei dolci e nei prodotti da forno industriali, ponendo però gravi problemi dal punto di vista sia nutrizionale sia ecologico.
Secondo i dati diffusi dalla Coldiretti le importazioni di olio di palma in Italia sono aumentate di dieci volte negli ultimi quindici anni, e sono cresciute del 19% nel 2014 rispetto al 2013. La maggior parte delle industrie alimentari – per contenere i costi – utilizza oggi l’olio di palma in sostituzione dei grassi più pregiati (olio di oliva e burro) nei dolci e nei prodotti da forno industriali, per esempio nei biscotti, nelle merendine, nelle torte e nelle pizze vendute nei supermercati.
L’olio di palma si estrae dalla polpa del frutto della palma da olio nei Paesi tropicali. I maggiori produttori di olio di palma sono Malesia, Papua Nuova Guinea, Camerun, Uganda, Costa d’Avorio, Cambogia, Filippine, Thailandia, Colombia, Ecuador, Perù, Brasile, Guatemala, Messico, Nicaragua e Costa Rica. In questi Paesi la produzione di olio di palma determina gravi danni in termini ecologici e di impatto ambientale, ed è uno dei fattori più significativi alla base del problema della deforestazione. Inoltre il consumo di olio di palma pone serie perplessità dal punto di vista della sicurezza alimentare: il consumo abituale di olio di palma farebbe aumentare in modo significativo la concentrazione di grassi nel sangue, dal colesterolo ai trigliceridi e aumenterebbe i rischi legati alle patologie cardiovascolari.
A partire dal novembre del 2014 la rivista Il Fatto Alimentare ha promosso su Change.org una raccolta firme per chiedere alle industrie alimentari di eliminare l’olio di palma dai loro prodotti, e a partire dal 13 dicembre 2014 – con l’entrata in vigore delle nuove norme Ue sulle etichette alimentari – è diventato obbligatorio, in ogni prodotto alimentare confezionato, specificare la natura dell’olio eventualmente utilizzato. Bisogna quindi obbligatoriamente indicare la presenza di olio di palma e non si può più utilizzare la dicitura generica “olio vegetale”. È importante, dunque, leggere bene le etichette prima di acquistare.
(Luigi Torriani)
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