La patata è l’ortaggio più consumato dagli italiani. Ma quante delle patate che acquistiamo in Italia sono davvero italiane?
In Italia le vendita di frutta e verdura sono al minimo storico (-30% dal 2000 ad oggi). Le patate in questo contesto mostrano una relativa tenuta, e secondo i dati diffusi dalla Coldiretti restano gli ortaggi più venduti in Italia, con una produzione nazionale che nel 2013 ha superato il miliardo di chili. Ma anche nella filiera delle patate è diffuso il fenomeno del falso Made in Italy.
Sul falso Made in Italy abbiamo scritto molte volte qui su Universofood, soprattutto su casi eclatanti come quello dell’olio di oliva (l’Italia è il primo importatore al mondo di olio di oliva, che arriva da Spagna, Grecia e Tunisia e viene poi rivenduto come italiano, e i più importanti marchi italiani di olio sono stati ormai venduti agli spagnoli), quello dei formaggi (in particolare i formaggi simil-grana), quello dei pomodori (provenienti in buona parte dalla Cina), quello della carne e dei salumi (il 40% della carne e dei salumi venduti come italiani è in realtà di importazione), quello del vino (nell’ultimo anno sono cresciute del 58% le importazioni di vino nel nostro Paese).
Non fa eccezione il caso delle patate. Mentre la Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta (l’ipotesi è associazione per delinquere finalizzata alla truffa) con dieci indagati che avrebbero venduto con marchio bolognese delle grosse partite di patate provenienti in realtà da altre zone (e anche dall’estero), la Coldiretti in un comunicato stampa ha diffuso una stima secondo la quale il 40% delle patate vendute in Italia (4 patate su 10) provengono in realtà dall’estero (e sono ingannevolmente vendute come italiane). Nel 2013 le importazioni di patate in Italia si sono assestate sui 700 milioni di chili (un dato sempre più vicino a quello della produzione interna, che come abbiamo detto è attorno al miliardo di chili), e nei primi quattro mesi del 2014 c’è stato un ulteriore aumento del 5% delle importazioni di patate dall’estero. Quasi la metà delle patate che importiamo proviene dalla Francia (non si pone dunque in questo caso un problema di sicurezza alimentare, ma resta la frode ai danni dei consumatori.
(Luigi Torriani)