Nell’ultimo anno – per la prima volta nella storia – il numero di turisti stranieri in Italia è stato più alto del numero di turisti italiani. Un sorpasso legato al crollo dei turisti italiani e avvenuto nonostante una lieve flessione dei turisti stranieri.
Negli ultimi anni l’agroalimentare italiano è stato tenuto in piedi dalle esportazioni, con i consumi interni sempre più bassi e un export in continua crescita. La dipendenza dagli stranieri è sempre più forte anche nel settore del turismo, con una differenza fondamentale rispetto all’agroalimentare: mentre crollano i turisti italiani, non crescono i turisti stranieri.
Secondo le ultime elaborazioni della Coldiretti su dati Istat relativi al periodo gennaio-ottobre 2013, nell’ultimo anno c’è stato il sorpasso dei turisti stranieri sui turisti italiani: per la prima volta da quando l’Istat rileva le presenze turistiche alberghiere e extra-alberghiere (1958) in un anno ci sono stati in Italia più turisti stranieri che italiani, e precisamente il 50,1% di turisti stranieri contro il 49,9% di turisti italiani. Un risultato legato al crollo delle presenze di turisti italiani (-8,3%), mentre i turisti stranieri sono comunque scesi, anche se di poco (-0,3%).
Al momento dunque l’Italia, nonostante le sue bellezze paesaggistiche e architettoniche e nonostante sia il Paese con il maggior numero di prodotti alimentari certificati al mondo, non è in grado di intercettare i nuovi flussi turistici e continua a perdere terreno, come già risultava chiaro dai primi dati sul turismo dell’estate 2013. Guardando il grafico con gli andamenti turistici del 2012 e del primo semestre del 2013 si scopre che l’Italia è dietro – per numero di arrivi – a Francia, Usa, Spagna e Cina, e non cresce.
(Luigi Torriani)