Il rovescio della medaglia del crescente successo commerciale del biologico negli ultimi anni è l’aumento esponenziale delle truffe e del falso Bio. Negli ultimi mesi l’Unione Europea sta cercando di affrontare la situazione con l’introduzione di nuove regole, fino al regolamento di esecuzione (UE) n. 392/2013 del 29 aprile 2013, che introduce un nuovo sistema di controllo nell’agricoltura biologica e che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2014.
L’ascesa inarrestabile del biologico in Italia (e più in generale in Europa) negli ultimi anni è un dato di fatto che si può riassumere in alcuni numeri (dati Coldiretti): tra il 2000 e il 2011 il fatturato del comparto Bio italiano è triplicato e ha raggiunto la cifra di 3 miliardi di euro tra consumi interni ed esportazioni; nel 2012, in piena Crisi, il settore è cresciuto ulteriormente (+7,3% rispetto al 2011, anno che aveva segnato un +9,2% sul 2010); in Italia ci sono oggi 50.000 agricoltori impegnati nella coltivazione di prodotti biologici, e l’Italia è il sesto Paese al mondo nella produzione di alimenti Bio, e nelle prime sei posizioni – davanti all’Italia – ci sono altri tre Paesi extraeuropei (Germania, Francia e Regno Unito) e solo due Paesi extraeuropei, che peraltro hanno – ciascuno – dimensioni paragonabili all’intera Europa (Stati Uniti e Canada).
Nel frattempo, come era prevedibile, è aumentato anche il giro d’affari legato alle truffe e al falso biologico. Un tema – quello del falso Bio – che abbiamo affrontato più volte qui su Universofood, dalle denunce di Altroconsumo all’incredibile maxisequestro del dicembre 2012 alla questione arsenico al sensore Lapka per scovare il falso biologico fino allo scandalo dei farmaci tossici in miele e propoli biologici e al nuovo maxisequestro dell’aprile 2013.
Una situazione ormai intollerabile che ha spinto l’Unione Europea a diversi interventi legislativi negli ultimi mesi. Prima l’introduzione dell’obbligo del marchio comunitario per il biologico europeo, poi la nuova normativa sul vino biologico, e infine il regolamento di esecuzione (UE) n. 392/2013 del 29 aprile 2013, con il nuovo sistema di controllo per l’agricoltura biologica.
Il regolamento di esecuzione (UE) n. 392/2013 del 29 aprile 2013 (qui il testo completo), che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2014 e che modifica il precedente regolamento europeo (Ce n. 889/2008) in materia di controlli per l’agricoltura biologica, prevede – in sintesi: l’opportunità di definire un numero minimo di campioni che gli organismi e le autorità di controllo di ciascun Paese Ue devono prelevare e analizzare ogni anno; l’obbligo, in questo caso senza un minimo di campioni previsto, di prelevare e analizzare campioni di un prodotto venduto come biologico, ogni volta che ci sia anche solo il sospetto che il prodotto in questione non sia conforme alle norme europee sulla produzione biologica; la necessità di incrementare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e tra gli Stati e la Commissione europea, per superare la scarsa coordinazione e l’eccessiva frammentazione dei sistemi di controllo; l’obbligo, per tutti gli Stati membri, di rafforzare attraverso procedure documentate la vigilanza sugli stessi organismi preposti alla certificazione e al controllo dei prodotti biologici.
Secondo la Coldiretti si tratta di un “regolamento con un’impostazione condivisibile, finalizzata a garantire maggiori margini di sicurezza ed affidabilità del rispetto delle norme del metodo di produzione biologico nell’interesse dei consumatori che prediligono tale tipologia di alimenti e per evitare che comportamenti fraudolenti, da parte di poche imprese, possano pregiudicare l’immagine degli alimenti biologici italiani”.
(Luigi Torriani)