Sono stati diffusi da Assomela (l’Associazione Italiana Produttori di Mele) i dati definitivi sul raccolto delle mele per l’anno 2012. Dati che segnalano un calo della produzione che interessa tutta l’Europa, e che ha riguardato anche l’Italia.
Il dato peggiore del 2012, per il settore ortofrutticolo, è quello delle pere, con una riduzione media europea nei raccolti pari al 31% e con un dato ulteriormente peggiore per l’Italia (-34% rispetto al 2011). Più contenuto – ma comunque significativo – è il calo nella produzione delle mele. La produzione europea di mele nel 2012 si è attestata su 9.784.000 tonnellate, con un calo medio dell’8% rispetto al 2011 (quando la produzione era arrivata a 10.663.000 tonnellate). I dati peggiori si registrano per i seguenti Paesi: Slovenia (-38%), Francia (-31%), Belgio (-28%), Regno Unito (-27%), Spagna (-26%), Paesi Bassi (-25%), Austria (-21%), Lituania (-20%), Polonia (-18%). In Italia il calo è stato del 15,2% in meno rispetto alla produzione di mele nella stagione 2011 (da 2.285.640 tonnellate a 1.939.014 tonnellate), un dato quindi lontano dal crollo di Paesi come la Slovenia, la Francia, il Belgio e il regno Unito, ma comunque decisamente superiore rispetto alla media europea. La giacenza di mele in Italia si attesta a fine 2012 su 1.211.686 tonnellate, rispetto al1.419.918 tonnellate dello scorso anno.
Per quanto riguarda l’analisi varietale, le varietà di mela più colpite dal calo dei raccolti sono le seguenti: Red Delicious (-23% rispetto al raccolto 2011), Granny Smith e Fuji (-18%), Cripps Pink (-26%) e Gala (-11%). La classica Golden Delicious (la varietà di mela più coltivata in Italia) mostra una relativa tenuta rispetto alle altre varietà di mela, segnando un -6% sul 2011.
Per quanto riguarda le produzioni a livello regionale il dato peggiore è della Lombardia (-27,7% rispetto al 2011, con un passaggio da 34.497 tonnellate a 24.938 tonnellate). In Trentino-Alto Adige la raccolta di mele scende del 17% (da 1.685.792 tonnellate a 1.399.255 tonnellate), in Emilia Romagna del 14,1% (da 144.598 tonnellate a 124.149 tonnellate), in Veneto e Friuli del 10,9% (da 222.032 tonnellate a 197.756 tonnellate). Si salvano invece il Piemonte (dove la raccolta di mele scende solo del 3,5%, dalle 163.721 tonnellate del 2011 alle 157.916 tonnellate del 2012), e soprattutto la Campania (dove il dato è invariato tra 2011 e 2012, e si attesta attorno alle 35.000 tonnellate).
(Luigi Torriani)