La Crisi sta colpendo sempre più duro, il potere d’acquisto delle famiglie sta scendendo ai livelli di quarant’anni fa, e mentre crollano le partenze degli italiani per le vacanze, calano anche i classici ‘sfizi alimentari’, dall’aperitivo alle bibite ai dolci.
I dati Istat sulla spesa alimentare 2011 mostravano una relativa tenuta della spesa alimentare rispetto alle altre voci di spesa, e lo stesso i dati Istat generali per i primi cinque mesi del 2012. Crescono però sempre di più la Gdo e in particolare i discount, e quindi forme di spesa al risparmio (in Italia peraltro gli alimentari costano il 6% in più della media Ue…), crollano gli acquisti d’impulso e cresce la propensione degli italiani a fare ciò che il governo italiano dovrebbe fare da anni, e cioè un’attenta spending review con conseguenti tagli dove bisogna tagliare.
Si collocano in questo contesto i seguenti dati diffusi da Confcommercio (elaborazione Coldiretti) e riguardanti i primi cinque mesi del 2012 (il confronto è con gli stessi mesi del 2011): prodotti a base di cioccolato meno 3%; caramelle meno 6%; dessert meno 10%; bibite meno 7%; liquori meno 3%; aperitivi meno 4%. Nel frattempo le vendite di frutta, che negli ultimi dieci anni erano calate del 22%, hanno segnato nell’estate del 2012 un +15% rispetto all’estate 2011. Grazie al gran caldo e magari anche alle continue raccomandazioni salutistiche di medici e dietologi? Può darsi, ma il dato di fondo sembra essere comunque quello della Crisi, e quindi della propensione al risparmio e al taglio delle spese superflue e degli sfizi alimentari.
Colpisce in particolare il calo del 4% nel fatturato degli aperitivi in Italia nei primi cinque mesi del 2012. Gli aperitivi alcolici nel 2011 erano cresciuti del 12% rispetto al 2011, e per i superalcolici c’era stato soltanto un meno 1% a valore e un sostanziale pareggio a volumi. Se i ristoranti sono da tempo in crisi nera, bar, happy hour e aperitivi sembravano addirittura trovare una nuova spinta in controtendenza. Ora, a quanto pare, gli italiani non hanno proprio più voglia di scherzare (e lo si è visto anche nel crollo degli incassi per i festeggiamenti di Capodanno)…
(Luigi Torriani)