Il packaging del cioccolato – Secondo alcuni dati di Euromonitor International, in media ogni italiano consuma in un anno circa 4 kg di cioccolato. Si parla, quindi, di un mercato particolarmente interessante, che oggi è occupato da varie aziende, alcune artigianali e altre più industriali.
Riuscire, però, a vendere la propria tavoletta di cioccolato, o un prodotto a base di questo alimento, in un settore così vasto e variegato non è semplice. In questo, la confezione svolge sicuramente un ruolo primario.
Il packaging: una questione di materiale
Le confezioni per gli alimenti, cioccolato compreso, devono seguire alcune specifiche normative, dettate a livello comunitario. Queste riguardano sia le informazioni che devono essere presenti sulle confezioni, sia il materiale di cui sono fatte. Alcune aziende offrono ai propri clienti confezioni di vario genere, dalle classiche buste in materiale plastico per arrivare alle scatole per cioccolato personalizzabili, in carta o in materiale accoppiato. In questo modo le aziende produttrici possono scegliere il materiale che preferiscono, per poi stampare sulle confezioni tutte le informazioni necessarie per legge insieme a loghi, colori e decori necessari per posizionarsi correttamente sul mercato. In particolare le confezioni per il cioccolato sono prodotte utilizzando alcuni specifici materiali: carta, polietilene e materiali accoppiati. Nella maggior parte dei casi le singole tavolette sono ricoperte di polipropilene o alluminio, ma vengo poi richiuse in scatole in carta o in plastica. Lo stesso avviene per le scatole di cioccolatini, per le barrette di vario tipo o per i cioccolatini venduti singolarmente.
Le scelte del marketing
Quando si deve scegliere la confezione per prodotti a base di cioccolato è chiaro che le normative portano a restringere le possibilità. Poi è necessario anche tenere conto delle scelte correlate al marketing. Molte aziende in questo settore tendono a prediligere la tradizione, impacchettando i propri prodotti con film di alluminio e carta esterna; sempre più spesso però si trovano anche prodotti a base di cioccolato in confezioni richiudibili, con incarti che sono vere e proprie scatole in miniatura o anche in buste e scatole in materiale plastico. In queste scelte è essenziale per l’azienda tenere conto anche del target di riferimento, ossia del tipo di cliente finale cui si rivolge. Si pensi ad esempio ai prodotti a base di cioccolato prodotti da aziende artigianali; in questi casi il prezzo elevato consente di scegliere un packaging importante e raffinato.
Cosa c’è sulla confezione
Abbiamo già accennato al fatto che sulle confezioni degli alimenti è obbligatorio indicare alcune informazioni, necessarie per rispettare le norme. Queste sono volte a informare il consumatore, in modo che sia ben conscio degli ingredienti dell’alimento che sta per consumare. La confezione è però anche un elemento fondamentale del branding, ossia della modalità di costruzione di un brand, di un marchio. Ecco allora che le varie aziende che producono cioccolato mettono in atto la loro personale idea di brand, per poter usare la confezione come strumento di marketing. In molti casi quando si tratta di cioccolato la scelta va verso l’uniformità all’interno del medesimo brand: ogni prodotto viene confezionato con il medesimo colore o con il medesimo materiale. È così molto facile trovare una tavoletta o un dolce a base di cioccolato di un brand specifico, anche all’interno di una gigantesca corsia di un ipermercato. Altre aziende invece hanno preferito scegliere un tema generale, cui si attengono tutte le confezioni prodotte.