Frutta e verdura: i nuovi dati sui consumi in Italia, pubblicati nel 2021 e relativi all’anno 2020, segnalano complessivamente un quadro in lieve calo nelle quantità ma in aumento in valore.
Secondo i dati di CSO Italy (Centro Servizi Ortofrutticoli), su rilevazioni GFK, nel 2020 gli italiani hanno consumato nel complesso 6 milioni di tonnellate di frutta e verdura, che equivalgono a 233 kg a famiglia, con un calo annuale in quantità dell’1% rispetto al 2019, nonostante un ottimo +3% nel primo semestre, trainato dalla crescita dei consumi di frutta e verdura durante la prima ondata del Covid e il lockdown. Le criticità riguardano in realtà soprattutto la frutta, che nel complesso perde il 3,5% in quantità consumate nel 2020 rispetto al 2019, con numeri particolarmente negativi per le albicocche (-29%), le nettarine (-23%), le susine (-21%), le pesche (-20%), le ciliegie (-20%), le angurie (-8%), le clementine (-7%), e per i meloni (-5%), mentre ottengono buoni risultati l’uva da tavola (+14% nelle quantità consumate in Italia nel 2020 rispetto al 2019), le mele (+4%), le arance (+3%) e i piccoli frutti (+1%).
Per quanto riguarda invece le verdure: gli ortaggi complessivamente crescono nei consumi del 2% (nel 2020 rispetto al 2019), con numeri in crescita per le patate (+11%), per i finocchi (+9%), per le cipolle (+8%), per le carote (+8%), per le melanzane (+2%) e per i peperoni (+2%), mentre scendono i consumi delle insalate (-5%); dei cavolfiori (-3%) e dei pomodori (-2%)
Dato un aumento medio dei prezzi in ambito ortofrutticolo, in valore le vendite di frutta e verdura in Italia – nonostante il calo complessivo nelle quantità consumate – crescono del 4%, nel 2020 rispetto al 2019, per una spesa media annuale per famiglia pari a 458 euro.