Api e pesticidi: una nuova denuncia, sostenuta anche da Greenpeace, riguarda una strage di api avvenuta di recente in Lombardia, nelle province di Cremona e Brescia, e legata all’uso di pesticidi e insetticidi.
La denuncia – con le ipotesi di reato di inquinamento ambientale e danneggiamento – è stata depositata presso la Procura della Repubblica dall’ Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani, da Apilombardia e dall’ Associazione Apicoltori Lombardi, con il sostegno di Greenpeace Italia, e riguarda la moria di ben 9 milioni di api, nel mese di agosto del 2020, nelle province di Cremona e di Brescia, e precisamente nei Comuni di Azzanello (CR), Genivolta (CR), Villachiara (BS) e Borgo San Giacomo (BS).
L’avvelenamento ha riguardato oltre 200 alveari, con tassi di mortalità tra il 40 e il 100% delle api, e si ipotizza che sia legato ai pesticidi e agli insetticidi utilizzati nei campi e nelle aree agricole della zona, dato che nelle api morte sono state trovate tracce di indoxacarb e chlorantraniliprole, sostanze presenti in diversi insetticidi in commercio. D’altronde la zona interessata da questa moria di api, a cavallo del fiume Oglio, è un importante distretto agricolo con coltivazioni di mais e soia, e si ritiene che le api possano essere state avvelenate o perché sono stati utilizzati insetticidi su colture in fioritura sulle quali hanno poi raccolto il polline, o perché il vento ha trasportato gli insetticidi su queste colture.
Greenpeace, che sta sostenendo la denuncia portata avanti dalle associazioni di categoria, da anni porta avanti – anche attraverso una campagna firme mirata – una battaglia sul problema api e pesticidi, per chiedere alle istituzioni di vietare o comunque limitare drasticamente l’uso di pesticidi e insetticidi che possono uccidere o danneggiare le api.