Frodi alimentari 2017: sono diffusi dal Mipaaf a febbraio 2018 tutti i numeri e i dati relativi ai controlli nel settore agroalimentare italiano effettuati nello scorso anno dalle autorità antifrode.
Nel Report attività e controlli sulle frodi alimentari 2017 dell’ ICQRF (Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) vengono sintetizzate in 67 pagine le operazioni svolte nel 2017 contro frodi, Italian Sounding e contraffazioni. Complessivamente nel 2017 l’ ICQRF ha effetturato 53.733 controlli, verificando oltre 25.000 operatori di settore e controllando oltre 57.000 prodotti. L’88% dei controlli ha riguardato i prodotti alimentari e il 12% i mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari). I comparti maggiormente attenzionati sono stati il vitivinicolo (17.527 controlli), l’oleario (7.843 controlli), il settore della carne (5.086), il lattiero-caseario (4.977), l’ortofrutticolo (2.708) e il settore dei cereali e derivati (2.406).
I risultati – in termini di sanzioni e sequestri a contrasto delle frodi alimentari 2017 – collocano l’ ICQRF al vertice degli organismi europei di polizia nel settore agroalimentare. Nel 2017 l’ ICQRF ha inoltrato all’autorità giudiziaria 455 notizie di reato, ha elevato 3.715 contestazioni amministrative e 3.131 diffide (diffide emesse nei confronti degli operatori in attuazione del cosiddetto Decreto “Campolibero”), ha sequestrato oltre 22.000 tonnellate di prodotti alimentari (per un valore che supera i 103 milioni di euro), e ha emesso 1.939 ordinanze-ingiunzioni di pagamento (per un importo pari a circa 10,5 milioni di euro).
All’estero e sul web gli interventi effettuati sono stati 2.202, con numeri francamente ancora esigui (ma in crescita) nel contrasto alle frodi alimentari sulle piattaforme e-commerce. La collaborazione dell’ICQRF con i tre giganti – Amazon, Alibaba, Ebay – sta lentamente prendendo forma, e ha portato nel 2017 a 295 interventi sui tre marketplace a tutela delle produzioni agroalimentari italiane, con successo nel 98% dei casi. Grazie a un accordo con Ebay, l’ ICQRF può avanzare una segnalazione (e chiedere alla piattaforma di intervenire) nei casi di Italian Sounding, contraffazione di prodotti alimentari del Made in Italy e anche claims salutistici e nutrizionali ingannevoli. Con Alibaba ci sono stati nel 2017 i primi blocchi di commercializzazione di prodotti irregolari italiani o pseudo-italiani su siti in lingua cinese, grazie ai buoni rapporti dell’ICQRF con il gigante asiatico dell’e-commerce. E Amazon Europe collabora con l’ICQRF per contrastare le inserzioni di vendita irregolari e il falso Made in Italy. Su un totale di 295 interventi, 226 hanno riguardato prodotti in vendita su Ebay, 37 su Amazon e 32 su Alibaba. Alcuni esempi di interventi andati a buon fine sono: divieto per un rivenditore su Amazon.de di utilizzare impropriamente il nome “Prosecco” (sostituito poi con “Secco Bianco”); blocco su Alibaba.com della vendita di 30 milioni di lattine di falso Prosecco; blocco su Alibaba della vendita di “Sell Pecorino Romano Chhese”, di “Nice Flavored Balsamic Vinegar of Modena”, di “Grated Parmesan Cheese” e di “Prosciutto di Parma” (con scritta in cinese), tutti casi di Italian Sounding e falso Made in Italy; blocco su Ebay – in due casi – della vendita di falso olio extravergine IGP Sicilia.