L’estate 2014, tra le più piovose dell’ultimo secolo, ha visto il crollo dei lidi e degli stabilimenti balneari, ma i dati complessivi sugli alberghi e le strutture ricettive sono analoghi a quelli della scorsa estate.
I dati diffusi dal Sindacato italiano Balneari parlano di un calo delle presenze sulle spiagge italiane (nei lidi e negli stabilimenti balneari) rispetto all’estate 2013 (dati di luglio) che va dal -15% (Sardegna, Sicilia, Veneto), al -20% (Puglia, Basilicata), al -25% (Calabria), al -30% (Emilia Romagna, Lazio, Molise), al -40% (Abruzzo, Friuli venezia Giulia), al -50% (Liguria, Toscana), fino al -60% (Marche) e addirittura -70% (Campania). Un vero e proprio crollo – legato al maltempo che non ha dato tregua – che tra giugno e luglio ha “bruciato” 400 milioni di incassi e 50.000 posti di lavoro stagionali.
I primi dati Federalberghi relativi alle presenze nelle strutture ricettive sono meno drammatici: nell’estate 2014 sono andati in vacanza (almeno una notte di pernottamento, in Italia o all’estero) 28 milioni di italiani (il 40%),contro i 26,8 milioni dell’estate 2013, per un fatturato di 17 miliardi di euro contro i 16,2 dell’estate 2013 (+4,6%). C’è dunque una sostanziale tenuta, e anzi un leggero incremento rispetto allo scorso anno, ma attenzione: rispetto al 2011 (quando erano andati in vacanza 33,2 milioni di italiani) il calo nel fatturato del turismo è del 15%. Il grande spartiacque – verso il basso – è stata l’estate 2012, poi c’è stato un ulteriore calo nell’estate 2013, e una tenuta senza ripresa nell’estate 2014.
Inoltre (dati Federalberghi): la durata delle vacanze estive degli italiani nell’estate 2014 è stata mediamente di 9 notti, mentre nell’estate 2013 eravamo a 11 notti (-18%), e l’81% degli italiani in vacanza nell’estate 2014 (oltre 22,7 milioni) ha scelto mete turistiche italiane contro l’87% del 2013 (oltre 23 milioni), mentre il 18% (oltre 5 milioni) ha scelto mete estere contro il 13% del 2013 (3,6 milioni), con il 47,2% degli italiani in vacanza all’estero che hanno optato per le capitali europee (contro il 43,5% del 2013) e con un calo dei mari tropicali e delle località esotiche (12,6% contro il 15,2% del 2013).
Davvero incoraggiante è soltanto il dato sui turisti stranieri in Italia, cresciuti del 2,5% rispetto allo scorso anno. Mentre quasi 30 milioni di italiani (dunque la maggioranza della popolazione) nell’estate del 2014 non sono andati in vacanza, nel 58% dei casi per motivi economici (era il 54% nel 2013), nel 24% dei casi per motivi di salute, nel 14% dei casi per “motivi familiari”, nel 6,5% dei casi dichiara di non poter partire per motivi di lavoro, nel 5% per scelta decidendo di fare vacanze in un altro periodo dell’anno. Il 70% degli italiani in vacanza ha scelto il mare, il 15,1% la montagna, il 5% le località d’arte (contro il 4,2% dello scorso anno). La spesa media per le vacanze estive degli italiani nel 2014 (viaggio, vitto, alloggio e divertimenti, tutto compreso) è stata di 742 euro (rispetto ai 723 euro del 2013): 660 euro a persona per chi ha fatto le vacanze in Italia, 1.080 euro a persona per chi ha fatto le vacanze in una località estera.
(Luigi Torriani)