Nonostante la crisi, la situazione del comparto alimentare in ambito artigianale non è assolutamente negativa: anzi, si registrano trend veramente incoraggianti con una crescita complessiva di imprese e addetti dell’1,7% nell’ultimo anno rispetto al 2009.
Il trend positivo riguarda in particolare i settori dei servizi di ristorazione (cibi da asporto), del cacao e cioccolato, e di pasticceria, panifici e gelaterie, che registrano tassi di crescita compresi tra l’1 e il 4%. Nel comparto lavorano 246.490 addetti, con una dimensione media di 2,8 addetti per impresa.
Quali le regioni maggiormente beneficiate da questo clima positivo? Su scala regionale, sono in testa per numero di nuove imprese Veneto, Molise e Piemonte, seguite da Sicilia, Campania, Lombardia, Lazio e Toscana. L’unica regione ad avere un trend negativo risulta essere la Calabria. Su scala provinciale, Monza-Brianza conduce la “classifica” delle prime 20 province per crescita dell’artigianato alimentare, seguita da Rimini, Lodi, Vicenza, Lecco e Messina.
Nell’ambito della produzione alimentare artigiana il settore della Pasticceria, panifici e gelaterie registra una consistenza di 42.289 imprese, pari al 48,5% del totale, seguito dalla produzione di Pasta di 4.516 imprese pari al 5,2% del totale, dalla Lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne di 2.586 imprese pari al 3%, dal settore lattiero-caseario di 1.737 imprese pari al 2% del totale.
L’artigianato alimentare di produzione registra, inoltre, la presenza di importanti nicchie quali la Produzione di oli e grassi vegetali e animali con 954 imprese pari all’1,1% del totale, la Lavorazione delle granaglie, produzione di amidi con 883 imprese pari all’1%, la Lavorazione e conservazione pesce, frutta e ortaggi con 877 imprese pari all’1%, le Distillerie, produzione vini, birre artigianali e altre bevande con 811 imprese pari allo 0,9%, Tè, caffè, condimenti e spezie con 654 imprese pari allo 0,8% e Cacao e cioccolato con 377 imprese pari allo 0,4%.
Il settore dell’artigianato alimentare si completa con la componente che miscela produzione e servizio rappresentata dai Servizi di ristorazione e dei cibi per asporto, dove operano 30.968 imprese, pari al 35,5% del totale. Il settore alimentare artigiano nell’ultimo anno ha registrato una crescita di imprese dell’1,7%, particolarmente accentuata nella componente dei Servizi di ristorazione (+3,8%). Tra i produttori si registra una crescita delle imprese tra i produttori di Cacao e cioccolato (+3,6%) e nelle Pasticcerie, panifici e gelaterie (+1,1%).
Analizzando la dinamica delle imprese per territorio tra il 3° trimestre del 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si osserva che la crescita più accentuata nel numero di imprese artigiane dell’alimentazione si riscontra in Veneto con un aumento del 2,8% nell’ultimo anno, seguito dal Molise con 2,6%, Piemonte con 2,5%, Sicilia e Campania con il 2,4%, Lombardia con il 2,3%, Lazio con il 2,1% e Toscana con il 2,0%.
In diciannove province si registra una crescita dei laboratori artigianali nel settore alimentare superiore al 3%: la provincia con la maggiore dinamica delle imprese è Monza e Brianza con una crescita dell’8,4%, seguita da Rimini con 7,4%, Lodi con 7,1%, Vicenza con 5,7%, Lecco con 5,5%, Messina con 4,8% Biella, Rovigo e Prato con 4,4%, Caltanissetta con 4,3%, Firenze con 4,0%, Torino con 3,9%, Pistoia con 3,8%, Massa Carrara con 3,8%, Napoli con 3,7%, Frosinone con 3,6%, Padova con 3,5%, Campobasso con 3,4% e Milano con 3,2%.
(Da www.italiaatavola.net)