La sesta edizione di questo evento si terrà dal 29 luglio e 8 agosto in provincia di Terni: giornate alla riscoperta degli antichi sapori con l’obiettivo di riproporre piatti tipici della cucina popolare e contadina ormai scomparsi dalle tavole e promuovere i prodotti della gastronomia locale.
Un’atmosfera che incanta ed evoca immagini di un passato lontano. Valli, canyon e colori vivaci, a Porano, nel “cuore verde d’Italia”, in provincia di Terni, dal 29 luglio all’ 8 Agosto, si terrà la sesta edizione della sagra enogastronomica dedicata alla pecora. Due giornate alla riscoperta degli antichi sapori con l’obiettivo di riproporre piatti tipici della cucina popolare e contadina ormai scomparsi dalle tavole e promuovere i prodotti della gastronomia locale.
Le nonne prepareranno la “pecora alla Poranese” marinata con vino e aromi vari e cotta in padella con cipollette e pomodorini, non mancherà la carne alla brace e poi primi con pasta al sugo rosso di carne e più semplice con pomodoro e basilico e poi una gustosa amatriciana. Negli stand sarà possibile degustare arrosticini, salsicce e hamburger tutto con carne di pecora, allevata localmente, ed infine un gustoso agnello fritto. A conclusione tozzetti con le nocchie e ciambellette di vino. Tra le tipicità del territorio le treccine all’anice salate fatte lievitare e poi lessare in acqua salata e dorate, infine, al forno.
Porano, cinto da mura e arroccato su uno sperone di tufo con vista sulla valle del Tevere e sulla scenografia offerta dalla rupe di Orvieto è meta di chi cerca riparo dal caldo delle zone marine e di chi vuole godersi il silenzio e la pace lontano dal traffico della città. Abitato fin dai tempi antichi, sono infatti presenti le tombe etrusche risalenti al IV-II secolo a.c. conserva le antiche tradizioni legate al mondo dei cavalli e del commercio del bestiame che vede coinvolti quasi tutti i poranesi che nei week end della festa accoglieranno i turisti con il loro fare burlesco e conviviale.
Porano offre una molteplicità di aspetti storico-artistici oltre che paesaggistici che la caratterizzano. Itinerari e percorsi d’arte, chiese, palazzi, edifici, monumenti. Le numerose strade e percorsi naturalistici che danno risalto ad un paesaggio ancora brullo e poco conosciuto. Una cultura millenaria che tutt’ora è presente con testimonianze architettoniche che segnano il passaggio di popoli antichi e di grandi culture.
I visitatori saranno accolti in una campagna verde e rigogliosa, dove i borghi sono costruiti sulle pendici delle vallate, in una confusione di stili che si sovrappongono e si mescolano. Vicino al centro storico ci sono due splendide costruzioni, castel Rubello e la villa Paolina immersa nel cuore di un parco fitto di alberi ad alto fusto. Proprio nella villa Paolina che si svolge la sagra della Pecora la cui origine sta nel modo di cucinare questa carne che nei originariamente veniva servita quando si faceva il pranzo di mietitura e trebbiatura del grano.
da aiol.it