Lo slogan “Retrò. Gusto” ha reso celebre la salsa di ciliegino Agromonte dell’azienda Monterosso di Chiaramonte Gulfi.
La ricetta “Bontà e sicurezza” ha distinto i successi commerciali della Latte Sole che ha appositamente formato 50 dipendenti. Il “Tricolore siciliano. Latte e essenza di Sicilia” ha inciso sulla presenza della mozzarella Zappalà nella grande distribuzione organizzata. La qualità nel caso della dolciaria Dolfin è stato un cavallo di battaglia.
La Pagnotta Dop della Pandittaino ha puntato tutto sulla certificazione fra tradizione e innovazione.
Sono alcuni esempi di come la formazione può incidere sul marketing e sulla competitività delle aziende agroalimentari siciliane. Ventuno fra grandi e medie industrie dei settori lattiero-caseario, dolciario, ortofrutta biologica, conserve e succhi, pane, pasta, vino e zootecnia delle province di Catania, Ragusa, Siracusa, Enna, Palermo e Trapani hanno partecipato al progetto “Quality Farm”, finanziato da Fondimpresa e attuato da Logos e Civita con il coordinamento di Obr Sicilia, organismo bilaterale tra Confindustria Sicilia, Cgil, Cisl e Uil.
Oggi, 13 luglio, alle ore 10,30, presso Confindustria Sicilia, in via Volta, 44, a Palermo, conferenza stampa per presentare i risultati del progetto e il modello di gestione del marketing e della produzione elaborato dagli esperti per seguire i cambiamenti di gusto dei consumatori e le innovazioni del mercato, al fine di assicurare competitività al sistema agroalimentare siciliano.
Interverranno Nanda D’Amore, vicepresidente di Civita e Luana Zocco di Logos, entrambe referenti del progetto “Quality Farm”.
da canicattiweb.com