E’ stata approvata alla Camera il 21 settembre la nuova legge 2017 sulla pesca in Italia, con cinque misure importanti per il settore.
Dopo il controverso Decreto ministeriale di aprile che ha mantenuto invariate le quote di cattura del tonno rosso, a settembre 2017 il Mipaaf interviene di nuovo sul settore della pesca in Italia, questa volta con una nuova proposta di legge organica approvata il 21 settembre dalla Camera, e articolata in cinque punti fondamentali:
1) Istituzione di un Fondo per lo sviluppo delle filiera ittica di 3 milioni di euro per il 2018, per la modernizzazione del settore e il sostegno alle imprese.
2) Delega al Governo per l’elaborazione di un testo unico per il riordino e la semplificazione della normativa di settore.
3) Delega del Governo per il riordino della normativa in materia di concessioni demaniali per la pesca e l’acquacoltura e le licenze di pesca.
4) Valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle attività di ittiturismo e pesca turismo e intervento sui distretti ittici, istituiti per aree marine omogenee dal punto di vista ecosistemico, conciliando la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale.
5) Rimodulazione di alcune delle sanzioni per gli illeciti amministrativi introdotti per molte fattispecie legate alla pesca illegale.
Si attenda ora il completamento dell’iter parlamentare con l’approvazione – data per scontata – da parte del Senato. Secondo il Ministro Maurizio Martina “con l’approvazione della Camera facciamo un altro passo in avanti nel percorso di semplificazione, tutela del reddito delle imprese e competitività per il settore della pesca. Si tratta di un intervento ampio che consentirà di dare risposte concrete a un comparto che ha grandi margini di crescita e di promuovere modelli sostenibili e innovativi“. Mentre il Sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione ha parlato di “un provvedimento unico, ampiamente condiviso con i diversi attori del comparto. Con questo disegno di legge, Governo e Parlamento mettono in campo misure strutturali concrete per accrescere lo sviluppo delle imprese ittiche nazionali e ridare competitività all’asset strategico della pesca, in un’ottica di benessere e sostenibilità“.