World Food Programme, l’agenzia dell’Onu che si occupa di assistenza alimentare e di cooperazione internazionale nella lotta contro la fame nel mondo, ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2020.
Il Wpf (World Food Programme) ha sede centrale in Italia, a Roma (Via C. G. Viola 68 – Parco dei Medici). Fondata nel 1961 su impulso dell’allora Presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower, questa agenzia Onu è oggi la più grande organizzazione umanitaria nell’ambito della lotta alla fame e alle emergenze alimentari, ed è finanziata al momento da 60 governi nazionali, oltre che dalle donazioni di privati e aziende (per un totale di oltre 7 miliardi di dollari raccolti annualmente). Il Wpf ha oggi più di 17mila dipendenti, assiste circa 86 milioni di persone in oltre 80 nazioni, distribuisce ogni anno 15 miliardi di razioni alimentari e opera sul fronte del contrasto alla malnutrizione infantile e alle emergenze alimentari in contesti di guerra, e dal punto di vista del sostegno all’agricoltura in aree in difficoltà o in via di sviluppo.
Il Norwegian Nobel Committee ha deciso ora di premiare, con il Nobel 2020 per la Pace, il World Food Programma, con questa motivazione: “per i suoi sforzi nel combattere la fame, per il suo contributo nel migliorare le condizioni per la pace nelle aree colpite da conflitti e per la sua azione nel guidare gli sforzi per prevenire l’uso della fame come un’arma di guerra e conflitto“.