Vinoè 2018: l’appuntamento con la nuova edizione della grande kermesse enologica è alla Leopolda di Firenze nelle giornate di sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 ottobre.
Vinoè è il maggiore evento di degustazione vini organizzato da FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori). Nato nel 2016, “decollato” nel 2017 con oltre 8mila ingressi (+30% sul 2016), Vinoè torna con la nuova edizione 2018 nell’ultimo weekend di ottobre. L’appuntamento è alla Leopolda di Firenze (Viale Fratelli Rosselli 5) sabato 27 ottobre dalle ore 11 alle ore 18, domenica 28 ottobre dalle 10 alle 19 e lunedì 29 ottobre dalle 10 alle 18. Il biglietto d’ingresso costa 30 euro, ridotto a 25 euro per i soci FISAR. Per maggiori informazioni scrivere a contact@vinoe.it, oppure telefonare al numero 050 857105.
A Vinoè 2018 sono presenti in degustazione oltre 800 etichette, distribuite su 140 banchi d’assaggio, con grandi vini Made in Italy provenienti da tutte le regioni italiane e con alcune eccellenze di importazione. L’occasione di incontro per operatori di settore e wine lovers è importante, e oltre alle degustazioni guidate, alle proposte enogastronomiche a tema e agli show cooking è in calendario un ricco programma con focus, approfondimenti, tavole rotonde e conferenze sul mondo del vino. E inoltre – novità di questa nuova edizione – è previsto un Premio Vinoè 2018, con una commissione di sommelier FISAR che decreterà – premiandoli con i riconoscimenti del Papillon D’Oro e del Papillon D’Argento – i migliori vini proposti dalle aziende vinicole partecipanti.
Cecilia Del Re, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze, ha spiegato in questi termini l’importanza di Vinoè 2018: “Vinoè è ormai un appuntamento fisso della programmazione culturale fiorentina, che cresce ogni anno ritagliandosi uno spazio sempre più importante nel settore enogastronomico nazionale. Si tratta di una manifestazione che si svolge a fine ottobre, in un periodo di bassa stagione per il turismo, e anche per questo la sosteniamo ancora più convintamente, nell’ottica di cercare di portare eventi a Firenze anche in momenti di basso afflusso“.