Gelato Italia: un connubio vincente. Nel 2017 c’è stata una crescita importante dei consumi di gelato nel nostro Paese e l’Italia è oggi il primo Paese produttore dell’Unione Europea.
I dati – diffusi dalla Coldiretti a febbraio 2018 e relativi all’intero 2017 – sono positivi: nel 2017 le vendite di gelato in Italia hanno sfiorato in valore i 3 miliardi, con un consumo pro capite di 6 chilogrammi, pari a una crescita del 10% rispetto al 2016. Una buona notizia per le quasi 40mila gelaterie, per gli oltre 15mila addetti che vi lavorano, e per tutta la filiera e l’indotto (220mila tonnellate di latte, 64mila tonnellate di zuccheri, 21mila tonnellate di frutta fresca, 29mila tonnellate di altre materie prime). Con questi numeri l’Italia supera la Germania (che aveva detenuto per vent’anni il primato) e diventa il primo Paese europeo produttore di gelato, grazie a una produzione di 595 milioni di litri, pari al 19% dell’intera produzione comunitaria (3,2 miliardi di litri). Dopo l’Italia vengono – nell’ordine: la Germania (595 milioni di litri), la Francia (454), la Spagna (301), la Polonia (264), la Gran Bretagna (258), il Belgio (199), l’Olanda (102), l’Ungheria (71), la Norvegia (66).
E secondo il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo il boom del gelato in Italia non è soltanto un fatto di quantità ma anche un fenomeno di crescente attenzione alla qualità del prodotto e alla diversificazione dell’offerta: “si osserva oggi una tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire ‘specialità della casa’, che incontrano le attese dei diversi target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano. Da segnalare negli ultimi anni è anche il boom delle agrigelaterie, che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala. C’è una ricerca di genuinità nel consumo di gelato, e si può osservare una crescente attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, con casi come il gelato al gusto di basilico o il gelato al prosecco“.